Movida torinese, Appendino: "Coniugheremo diritto al riposo con quello al divertimento"
La candidata sindaco, sul suo profilo Facebook, ha tenuto a ribadire la posizione del M5S: "Non esiste alcun patto anti-movida: il nostro progetto andrà bene per tutti"
La movida torinese è ancora una volta al centro delle cronache. Le lamentele dei residenti di zona San Salvario e Vanchiglia relative ai rumori che si protraggone fino a notte fonda, ai parcheggi selvaggi in doppia fila di chi frequenta i locali in zona nelle ore notturne e i rifiuti dei bagordi - bottiglie di vetro e quant'altro - abbandonati lungo le vie, saranno tra gli argomenti cari al programma elettorale del Movimento Cinque Stelle.
Nello specifico si tratterà di una progetto contro la "malamovida" abbozzato durante un incontro tra i comitati anti-movida e i consiglieri grillini delle circoscrizioni Centro, San Salvario e Vanchiglia. In primo piano un controllo più assiduo del territorio con un impiego serio dei vigili urbani per disincentivare l'illegalità e, si ipotizza, un decentramento dalle zone residenziali torinesi, magari orientando il divertimento notturno dei giovani verso aree e fabbricati industriali dismessi.
Tuttavia la candidata sindaco Chiara Appendino tiene a precisare che la posizione del M5S non è assolutamente da considerarsi "contro la movida", un fenomeno che è ormai sviluppato in tutta Europa, che coinvolge tanti giovani e che contribuisce a vivacizzare la vita notturna di molte città.
Sul profilo Facebook della candidata pentastellata infatti si legge: "Non esiste alcun patto anti movida. Stiamo elaborando un percorso partecipato che vede e vedrà momenti di confronto sia con i cittadini che con gli esercenti per coniugare il diritto al riposo con il diritto al divertimento in una città accogliente per i giovani. Come stiamo facendo anche per tutte le altre tematiche, presenteremo, una volta ultimato, il nostro progetto per la città anche su questo tema"
