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Regionali, il Consiglio di Stato riammette i Pensionati: "Troppo consenso popolare"

Il Consiglio di Stato riammette la lista "Pensionati per Pichetto" sulla base del forte consenso popolare ottenuto che non può, a prescindere dall'annullamento delle elezioni del 2010

La lista "Pensionati per Pichetto" è nuovamente in corsa per le elezioni regionali. A deciderlo i giudici amministrativi di secondo grado del Consiglio di Stato che riammettono la suddetta lista a Torino, Asti e Cuneo.

La lista era stata esclusa dalla commissione elettorale e dal Tar del Piemonte per non aver raccolto le firme necessarie al momento della presentazione a causa dell'esenzione firmata dal capogruppo Sara Franchino. L'accusa avanzata verteva sul fatto che la lista fosse stata ritenuta responsabile dell'annullamento delle elezioni regionali del 2010, a causa delle firme false raccolte dall'ex consigliere Michele Giovine, condannato in via definitiva a 2 anni e 8 mesi.

A pensarla in modo diverso rispetto al Tar, il Consiglio di Stato, che riammette la lista alla corsa elettorale sulla base del forte consenso popolare ricevuto. Secondo quanto affermato dai giudici amministrativi di secondo grado, infatti, l'annullamento del risultato delle elezioni 2010 non può, in alcun modo, inficiare il consenso popolare ottenuto che, in questo modo, salva definitivamente la lista "Pensionati per Pichetto" che dalla sua pagina twitter scrive: "Oggi abbiamo le carte in regola per portare questa Regione nella miglior condizione possibile".

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