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L'idea di Fratelli d'Italia per Torino: leggi speciali per rilanciare la città

A parlarne Guido Crosetto

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, può dormire sonni tranquilli: anche se Fratelli d'Italia dovesse risultare il primo partito del centrodestra a larghissima maggioranza, nessuno andrà a bussare alla porta del suo ufficio per chiedere di spostare gli equilibri dell'attuale governo piemontese. La rassicurazione è arrivata da uno dei pesi massimi del partito di Giorgia Meloni. Guido Crosetto, tra i fondatori del movimento che si rifà alla destra sociale italiana, lo ha detto al termine del suo tour piemontese. 

"Mi auguro che il risultato elettorale non incida", spiega Crosetto, "l'unica cosa che può incidere sarebbe l'elezione dell'assessora Elena Chiorino perché dovremmo trovarne una altrettanto brava al suo posto, ma per il resto il Governo andrà avanti". 

Quindi non cambieranno gli equilibri nella maggioranza di centrodestra? "Se Fratelli d'Italia continuerà, come dicono i sondaggi, a essere il primo partito comunque sarà quello sulle cui spalle peserà la governabilità e non ha intenzione sicuramente di mettere in discussione la governabilità del Piemonte, anzi di aiutarla". 

Lei non è candidato in queste elezioni politiche, potrebbe fare un pensierino alle prossime elezioni regionali? "In realtà sarebbe una delle poche cose che mi piacerebbe fare, ma penso di aver scelto una strada diversa dalla politica", continua Crosetto che però in questi giorni ha percorso in lunga e largo il Piemonte per ascoltare imprese e cittadini, presentando loro le proposte di Fratelli d'Italia. 

Tra queste proposte anche una legislazione speciale per Torino: "Il Piemonte è in difficoltà perché l'impatto del costo dell'energia in alcune zone è devastante. Lo stesso vale per l'impatto dell'inflazione sulle famiglie e sugli stipendi. Nel contempo però il nostro territorio ha l'energia e la forza per risollevarsi se lo Stato si mette a fianco e toglie qualche paletto e qualche difficoltà. Magari bloccando l'aumento del prezzo dell'energia, togliendo l'iva sui beni di prima necessità e consentendo alle aziende con il taglio del cuneo fiscale di dare più soldi in busta paga ai dipendenti". 

Che provvedimenti vanno presi per rilanciare Torino: "Torino è una città che ha una grande storia industriale e manifatturiera che è sta perdendo pezzo per pezzo. Ho richiamato la zona economica speciale, da aggiungere a quella sulle aree di crisi industriale. L'Europa sta cercando di portare di nuova nel nostro continente alcune produzioni che erano state spostate in Asia, noi dobbiamo creare le condizioni perché Torino possa competere per ospitare questi lavori che ritorneranno. Lo Stato deve fare una legislazione speciale per Torino e il torinese". 

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