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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Torino a un passo dalla figuraccia, il retroscena sulle elezioni comunali: "Seggi allestiti per un pelo"

All'epoca si valutò anche l'ipotesi di mettere in campo il genio militare

A pochi mesi dal voto per le elezioni comunali di Torino emerge un curioso retroscena: la Città ha rischiato di non essere in grado di allestire i seggi elettorale. Il Comune è stato a un passo dal dover chiedere all'ultimo minuto il rinvio della data delle elezioni. Ad ammetterlo i tecnici stessi del Comune durante una seduta della terza commissione.

"Mai come in questa occasione la città di Torino ha rischiato di non riuscire ad allestire i seggi creando un caso a livello nazionale", viene spiegato durante la seduta. Un rischio che ha fatto addirittura pensare di chiedere il rinvio delle elezioni o addirittura "soluzioni estreme quale chiedere il coinvolgimento del genio militare". 

Tutto questo perché il venerdì precedente al voto circa la metà dei seggi elettorali non era stato allestito a causa di evidenti difficoltà operative di una delle cooperative incaricate del lavoro. La questione è emersa perché questa stessa cooperativa a cinque mesi di distanza dal voto non ha ancora pagato le prestazioni degli addetti che hanno lavorato per consentire il normale svolgimento delle elezioni. 

Si tratta di lavoratori assunti per l'occasione per le operazioni logistiche di allestimento dei seggi che aspettano 300 euro circa di compenso. "È una questione di dignità", spiegano i lavoratori auditi in commissione, "Non si tratta solo di recuperare quanto gli spetta, ma anche di farsi valere come lavoratori. In alcuni casi abbiamo dovuto comprare noi stessi il materiale utilizzato per sanificare i seggi". 

Il Comune all'epoca, visto l'enorme disagio subito, revocò l'affidamento alla cooperativa Proagents dopo il primo turno e affidò ad altri operatori il lavoro spettante il secondo turno. Sul tema del pagamento dei lavoratori però si solleva un grosso punto interrogativo: quando questi potranno ricevere i propri soldi? 

Il Comune ha diffidato la ditta a corrispondere il pagamento del dovuto ai lavoratori, ma si è anche detto disponibile a pagare di tasca propria. Il fatto è che non è stata emessa alcuna fattura dalla cooperativa per il lavoro svolto. L'impegno della Città potrà diventare esecutivo dunque nel momento in cui verranno accertati gli elementi della prestazione resa. Per questo è stata avanzata una segnalazione all'ispettorato del lavoro di Alessandria per riuscire a recuperare la documentazione necessaria della dittà. La vicesindaca Favaro si è impegnata a nome della Città a pagare il dovuto ai lavoratori nei tempi previsti dal procedimento amministrativo.  

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