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Elezioni comunali 2011

Ricorsi, proroghe, polemiche: a Torino liste elettorali nel caos

A molti non va giù la proroga concessa a Lega e Pdl per perfezionare gli elenchi dei candidati alle circoscrizioni. Dal centrodestra si minimizza: "Questione puramente formale"

E' stato rinviato a data da destinarsi il sorteggio per l'ordine della liste sulle schede elettorali alle prossime comunali di maggio. E, come se non bastasse, a tanti partiti non va giù la proroga concessa a Lega e Pdl per perfezionare gli elenchi dei candidati alle circoscrizioni. Un errore formale, quello dei due partiti di centrodestra, che alcuni avrebbero voluto veder punito senza sconti. Aldo Di Biagio, deputato e coordinatore regionale di Fli, ha scritto a Maroni per avere lumi sulla proroga di cui hanno beneficiato Pdl e Lega.

Il centrosinistra torinese è inviperito, perché alcune sue liste sono state estromesse, senza possibilità di cambiare la documentazione presentata. Due pesi e due misure? Silvio Viale, indipendente nella lista Pd al Comune di Torino, dice: "La proroga concessa dalla Commissione Elettorale ai presentatori delle liste della Lega e del Pdl per integrare la documentazione è inammissibile". Secondo Viale, "bene ha fatto il Pd a presentare ricorso contro tale proroga. Voglio, però, fare osservare - conclude Viale - come questo pasticcio sia l'ennesima prova della inadeguatezza di Pdl e della Lega torinese. Una cosa è sbraitare dentro e fuori l'aula del Consiglio Comunale, un'altra é proporsi seriamente per il governo della Città".

Il segretario regionale dell'Udc Alberto Goffi e il rappresentate della lista Fli Nicola Pagano vogliono conoscere le motivazioni della "dilazione temporale" e il "documento autorizzativo sulla cui base è stata operata". Per Goffi, c'é stata una violazione delle regole giuridiche. "Dai giornali abbiamo appreso che i termini sono stati procrastinati sulla base di un non meglio indicato provvedimento prefettizio che però nessuno ha visto. E non si tratta di vizi sanabili, perché quello mancante è il documento antimafia, proprio quella mafia che non hanno prodotto due forze di un governo che dà valore assoluto alla lotta contro la mafia".

Dal centrodestra si minimizza. "È evidente a tutti che si tratta di una questione puramente formale", precisa l’assessore regionale della Lega Elena Maccanti. Anche Agostino Ghiglia ritiene esagerato il trambusto intono a quello che considera una questione di poca rilevanza: "Le urla di chi preferisce bucare il pallone piuttosto che giocare la partita sono fuori luogo".

Marco di Nunzio, escluso dalla corsa a Palazzo di Città con la sua Lista Bunga Bunga, ha invece presentato ricorso. Spera ancora di poter partecipare alle elezioni di metà maggio.


 

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