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Elezioni comunali 2011

Liste patacca, il Pdl attacca: "E' una vergogna"

Tra le liste che sono state presentate c'è quella a sostegno della candidatura a sindaco di Domenico Coppola. Il Pdl va su tutte le furie, temendo che questa lista possa trarre in inganno gli elettori

E' caos liste a Torino. Tra le liste che sono state presentate per le prossime comunali, infatti, c'è la candidatura a sindaco di Domenico Coppola, consigliere circoscrizionale, sostenuto da una decina di liste. Coppola, lo stesso cognome di Michele, il candidato del centrodestra. Il Pdl va su tutte le furie, temendo che questa lista possa trarre in inganno molti elettori, che potrebbero votare per errore per il Coppola sbagliato.

"Il tentativo ripetuto di prendere in giro le persone, di inventare i candidati, è una vergogna - tuona Michele Coppola - è il modo peggiore per dire che la politica, invece, è una cosa seria". La candidatura a sindaco di Domenico Coppola, consigliere circoscrizionale, è sostenuta da una decina di liste. "Mi auguro che chi è titolato a valutare nel merito queste liste faccia il proprio lavoro e impedisca questa confusione che distrae gli elettori".

L'attacco non risparmia il Terzo Polo: "Ho scoperto - dice sempre Coppola - che anche l'Udc avrebbe presentato un candidato con il mio cognome se questo è il nuovo che avanza, complimenti. Sarei davvero deluso che Alberto Musy accettasse, io non lo farei. È gravissimo, se ne occuperanno gli avvocati". A sostenere Musy ci sarebbe anche una lista 'Coppola per Torino piu' rosa', con capolista Mina Coppola.

Sulla stessa linea il coordinatore del Pdl piemontese, Enzo Ghigo: "Sono allibito per le bassezze a cui ricorre il cosiddetto Terzo Polo, pur di strappare qualche voto in più, rispetto a un bottino elettorale che si annuncia decisamente magro, rispetto alle loro aspettative". Anche Agostino Ghiglia non ha preso bene le ultime novità: "Non c'è nulla di male a candidarsi quando si ha lo stesso cognome di un altro competitore, come è assolutamente legittimo che chiunque si possa cimentare in una sfida elettorale ma ciò che provoca disgusto è l'uso strumentale di un cognome per turbare l'esito di una competizione elettorale creando confusione fra gli elettori".

Piero Fassino non crede che le liste "civetta", a destra come a sinistra, possano andare a incidere sui risultati elettorali: "Gli elettori sono sufficientemente saggi e hanno sufficientemente buon senso per distinguere le liste vere dalle liste patacca".

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