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'Ndrangheta in Piemonte, concessi i domiciliari a Roberto Rosso

L'ex assessore regionale attenderà a casa l'inizio del processo

Il tribunale del Riesame ha concesso gli arresti domiciliari a Roberto Rosso. La richiesta dell'avvocato Giorgio Piazzese è stata accolta. L’ex assessore regionale del Piemonte, in carcere a Torino dal 20 dicembre scorso con l’accusa di voto di scambio politico mafioso nell’ambito dell’inchiesta Fenice sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte, ieri, venerdì 3 luglio, ha potuto far ritorno a casa. Lo scorso 27 maggio il gup Elena Rocci aveva respinto la richiesta per la sua scarcerazione.

Rosso attenderà così a casa l'inizio del processo, fissato per il 9 luglio, nell’aula bunker del carcere Lorusso e Cutugno di Torino.

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