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Domenica, 28 Aprile 2024
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Orsi in montagna, la Lega chiede di vietarne l'immissione in Piemonte: "Per proteggere i cittadini"

Ha presentare un ordine del giorno è stato il consigliere regionale Marin: nel testo non si parla solo di orsi, ma anche di linci, sciacalli dorati e nutrie

"Il Piemonte emani subito delle linee guida per vietare l’immissione di nuove specie animali come l’orso o la lince". A chiederlo è Valter Marin, consigliere regionale del Piemonte in quota Lega. Alla base della richiesta c'è la cronaca e i drammatici fatti della val di Sole a Caldes, in provincia di Trento, dove un'orsa ha ucciso un uomo impegnato in una corsa nei boschi.  

Da qui nasce l'ordine del giorno di Marin che si pone l'obiettivo di impegnare il presidente e la giunta regionale perché siano emanate delle linee guida che vietino l’immissione di nuove specie animali nel territorio regionale piemontese come per esempio l’orso, la lince, lo sciacallo dorato, le nutrie. 

"Secondo l’ultimo censimento, avvenuto lo scorso anno, sono più di 3mila i lupi presenti sull’intero territorio nazionale, con non meno di 400 esemplari nel nostro Piemonte", spiega Marin, "Un numero che da solo rappresenta il primo fattore di abbandono degli allevamenti in montagna. Facendo un parallelo con quanto avviene in Slovenia, lì il ministro per le risorse naturali e gli affari territoriali ha deciso di abbattere 230 orsi bruni, una misura ritenuta necessaria per proteggere i cittadini e scongiurare i danni causati dagli orsi".

"Il tragico episodio di Caldes", conclude il leghista Marin, "ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica la difficoltà di gestione dei grandi carnivori e di difficile se non impossibile convivenza con l’uomo. L’immissione di predatori e l’aumento esponenziale di quelli esistenti hanno provocato danni inimmaginabili e non più sostenibili ai numerosi allevamenti bovini, caprini ed ovini che da sempre hanno caratterizzato la pastorizia piemontese, settore fondamentale ed ottimo esempio di sostenibilità, di valorizzazione di prodotti di alta qualità e fonte di economia e di turismo di eccellenza". 

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