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Treni regionali, sovraffollamento e impianti di condizionamento che non funzionano: la denuncia del Pd

Il consigliere Avetta ha presentato un'interrogazione in Consiglio

Carrozze allagate, vagoni strapieni e condizionatori mal funzionanti. Questa è la situazione dei treni regionali denunciata dal consigliere regionale del Pd e vice Presidente della Commissione Trasporti, Alberto Avetta. Nella sua interrogazione presentata in Consiglio, si fa riferimento in particolare ai convogli sulla Torino-Milano e sulla Torino-Aosta. 

Disservizi che riguardano il sovraffollamento e alcuni problemi di natura tecnica all'interno delle carrozze, come il fastidioso "gocciolamento" degli impianti di condizionamento direttamente addosso ai pendolari, sul treno Torino-Aosta delle 16.25, sull'Aosta-Torino che parte da Chivasso alle 7.10 e sul Torino-Milano delle 18.54.

"Niente di magico sui treni regionali" 

" In attesa di capire se il nuovo contratto di servizio con Trenitalia porterà con sé un’offerta rinnovata in quantità e qualità - ha detto Avetta - , ho presentato un’Interrogazione per sollecitare la Regione Piemonte ad intervenire su Trenitalia. Mentre nei vari spot sull’Alta Velocità, da Frecciarossa a Italo, è tutto “magico”, i pendolari che viaggiano sui treni regionali devono ricorrere agli incantesimi se vogliono arrivare puntuali al lavoro e viaggiare non in carrozze stipate e roventi". 

Un problema già denunciato

Si chiede quindi di risolvere il problema già denunciato mesi fa. 
"Ad ottobre, insieme al Consigliere Mauro Salizzoni, avevamo documentato la stessa situazione. Prendiamo atto che, da allora, nulla è migliorato. Stiamo parlando di due linee molto utilizzate dai pendolari che, per ragioni di lavoro o di studio, non possono scegliere di spostarsi nelle ormai limitate fasce orarie in cui le carrozze non risultano congestionate all’inverosimile".

In attesa del nuovo contratto di servizio 

Prosegue Avetta: "Circa l’Aosta-Ivrea-Torino non basta chiamare in causa la Regione Valle d’Aosta in quanto titolare della linea, perché gran parte degli utenti di questa tratta vivono tra canavese e chivassese e non possono essere trattati alla stregua di “piemontesi di serie C”. Purtroppo, mentre altre Regioni hanno ripristinato il 100% dei servizi ferroviari, in Piemonte ad oggi sono ancora ridotti e l’attesa del nuovo contratto di servizio, che entrerà in vigore il 1 luglio, non lascia spazio all’ottimismo.

"Speriamo di venire smentiti - conclude - ma, nell’attesa, la Regione dovrebbe quanto meno chiedere delucidazioni a Trenitalia e pretendere il rispetto di standard dignitosi in quanto a capienza e corretto funzionamento del condizionamento". 

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