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Bilancio, i revisori dei conti del Comune si dimettono

Dopo il braccio di ferro sui conti della città

I revisori dei Conti del Comune di Torino si sono dimessi. Gli attriti tra loro e i consiglieri pentastellati sono sorti, mesi fa, in merito al debito Ream: i famosi cinque milioni di euro che la città dovrebbe, secondo il collegio, restituire alla società nell'ambito del progetto Westinghouse. Da non dimenticare sono le ripetute bocciature da parte dei revisori del bilancio di previsione 2017-2019 e del bilancio consolidato 2016. 

"Ci sono state difficoltà nella comunicazione e ostacoli nell'attività di raccordo - motivano così la decisione presa nella lettera di dimissioni -: l'assenza di collaborazione e le pressioni ricevute sono state fonte anche di disagi operativi e di incomprensioni" . Dal canto loro i consiglieri grillini, in seguito alle bocciature dei bilanci, avevano definito i revisori "poco credibili, non ci fidiamo più".

"Siamo sorpresi delle dichiarazioni dei revisori dei conti - ha ribattuto la sindaca Chiara Appendino appena appresa la notizia delle dimissioni del collegio presieduto da Herri Fenoglio -. La giunta e l'ente che rappresento hanno sempre offerto la massima collaborazione. Prendiamo atto delle dimissioni". 

Nota del presidente del consiglio comunale di Torino, Fabio Versaci

“Ho ricevuto le dimissioni da parte del collegio dei revisori dei conti del Comune di Torino. Vengono riportate affermazioni su pressioni subite da parte dell'ente e sulla mancata collaborazione dello stesso e del Consiglio Comunale. In qualità di Presidente, credo sia doveroso chiarire da subito che la mia disponibilità nei confronti del Presidente Fenoglio e del collegio tutto non è mai mancata. A riprova di ciò, in questi mesi, è stata mia premura raccogliere diverse prove documentali a testimonianza della costante collaborazione dei nostri uffici. Non solo l'ente ha sempre collaborato, ma anche il Consiglio ha ottimamente esercitato il suo ruolo di controllo e indirizzo, chiedendo spiegazioni sia sui pareri emessi dal collegio, sia sulle inopportune dichiarazioni a mezzo stampa rilasciate del collegio stesso in questi mesi. Non posso che ritenere gravi e lesive dell'immagine della città di Torino queste affermazioni. Faremo presto chiarezza rispondendo nelle sedi opportune”
 

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