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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica Centro / Via dell'Arcivescovado

La Thyssen non ha insegnato nulla: nel torinese c'è un ispettore del lavoro ogni 50.000 aziende

La denuncia nel giorno più doloroso per Torino

La denuncia arriva nel giorno per Torino più doloroso. Nello stesso momento in cui al cimitero monumentale venivano ricordate le sette vittime del rogo della Thyssen, in centro città scendevano in strada gli ispettori del lavoro per denunciare le condizioni a dir poco precarie nelle quali sono costretti a lavorare. 

A Torino e provincia ci sono circa 200.000 aziende da controllare. Su queste vanno fatte verifiche approfondite per stabilire se le misure previste dalla legge in materia di sicurezza siano rispettate. A dover portare avanti questo mastodontico lavoro sono in totale quattro ispettori del lavoro con il compito di vigilanza tecnica. Ovvero un ispettore del lavoro ogni 50.000 aziende. 

Un dato che in realtà non rappresenta la situazione reale per almeno due motivi: non tutti e quattro gli ispettori sono impegnati a tempo pieno; solitamente gli ispettori tecnici si muovo in coppia. Numeri che vengono snocciolati davanti alla sede dell'Ispettorato del Lavoro di via dell'Arcivescovado. In strada ci sono una quarantina di persone perché ai quattro ispettori tecnici si sono aggiunti i 35 ispettori ordinari, quelli che devono controllare che i rapporti di lavoro siano regolari. 

"I quattro ispettori tecnici devono vigilare nei cantieri e in tutti i settori", spiega una lavoratrice, "c'è carenza di personale che stiamo cercando di colmare grazie ai nuovi concorsi. Il problema è che molti addetti che vengono a lavorare per noi poi se ne vanno perché economicamente non siamo attrattivi. Siamo tra i meno pagati in assoluto". Un ispettore del lavoro guadagna in partenza 1.400 euro una somma che va raffrontata con le responsabilità enormi che ha, perché risponde in prima persona ed è un pubblico ufficiale. 

Un grido di allarme che ha un eco ancora maggiore in un periodo in cui gli incidenti e le morti sul lavoro sembrano essere sempre più: "Questo inevitabilmente porta a una mancanza di tutela e sicurezza per i lavoratori stessi. Abbiamo riscontrato che ci sono sempre più irregolarità. Per quanto riguarda la sicurezza da quando abbiamo avuto la competenza per le sospensioni, quasi tutti i giorni sospendiamo perché c'è carenza. Il problema è che per le imprese o aziende tanto vale rischiare". 

Un rischio di cui troppo spesso fanno le spese i lavoratori. 

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