rotate-mobile
Politica Centro / Piazza Palazzo di Città

Il crocifisso rimane in Sala Rossa: "È imposto da una maggioranza senza rispetto per le minoranze"

A votare per la rimozione sono stati i Radicali, Sinistra Ecologista e il Movimento 5 Stelle, quella che teoricamente potrebbe essere l'area progressista di un'ipotetica alleanza 'giallo-rossa' per le regionali

Alla fine dopo svariati mesi di polemiche, uno sciopero della fame e qualche decennio di attesa, anche questa volta il crocifisso rimarrà in Sala Rossa. A chiedere di rimuoverlo è stato il consigliere comunale radicale Silvio Viale che è stato sostenuto solo da Sinistra Ecologista e Movimento 5 Stelle. Compatti a votare contro sono stati i consiglieri comunali del Partito Democratico, i Moderati, Elena Apollonio di Demos e il centrodestra. Tutto questo al termine di oltre due ore di dibattito. 

"La cosa più grave è che il PD per evitare posizioni diverse ha blindato il voto con un unico intervento della Capogruppo rivendicando il crocifisso come parte della storia, dimenticando, sia quella laica-risorgimentale, sia quella delle persecuzioni verso ebrei e valdesi", ha commentato Silvio Viale in un post su facebook, "Quel crocifisso nella sala del Consiglio Comunale non mi rappresenta, è divisivo e imposto d’imperio da una maggioranza senza rispetto verso le minoranze". 

Viale ha poi ricordato come secondo la Cassazione "il crocifisso, per il suo valore escatologico e di simbolo fondamentale della religione cristiana" non possa essere considerato alla stregua di qualsiasi componente dell’arredo scolastico. E lo stesso è presumibile che valga anche per l'aula del consiglio comunale. 

"Togliere il crocifisso dalla sala rossa risponde a due principi: quello di laicità e quello di non discriminazione", ha spiegato Alice Ravinale di Sinistra Ecologista, "Mantenere in un luogo istituzionale il simbolo di una sola delle tante comunità che compongono il tessuto cittadino significa dare minore rappresentanza a tutte e tutti gli altri cittadini, e noi vogliamo che il Comune sia un'istituzione democratica in cui tutte le persone che vivono nella nostra città possano pienamente riconoscersi".

Un voto che politicamente mette in evidenza la distanza su alcuni temi che c'è all'interno della maggioranza in Comune a Torino: "Se andate a fare i conti chi ha votato a favore della mia proposta rappresenterebbe in percentuale oltre la metà del famoso campo largo che qualcuno vorrebbero fare", ha concluso con una battuta Viale. 

Iscriviti al canale TorinoToday su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere TorinoToday.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il crocifisso rimane in Sala Rossa: "È imposto da una maggioranza senza rispetto per le minoranze"

TorinoToday è in caricamento