Bene andare avanti con Draghi, ma a determinate condizioni: prima di tutto che non ci sia più il Movimento 5 Stelle in maggioranza. È questo il pensiero di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte e uomo forte in Piemonte di Forza Italia, sulla crisi di Governo in atto. Crisi che si dovrebbe risolvere domani in Parlamento. 

"Bisogna stigmatizzare l'atteggiamento che ha avuto il Movimento 5 Stelle che con la sua scelta ha bruciato in un solo giorno 13 miliardi dei cittadini italiani", ha spiegato Cirio, "Hanno messo in crisi la stabilità del Governo in una fase delicata come quella della ripartenza; siamo in una fase delicata come quella del dopo guerra. I 5 Stelle hanno preferito anteporre le loro esigenze di bottega a quelle del Paese". 

"Con questi compagni di strada non si può andare avanti e questa può essere l'occasione del definire un'agenda di punti che servano veramente agli italiani", ha continuato Cirio, "Abbiamo assistito a un parlamento che dibatteva sullo ius scholae che è un argomento importante, ma non l'emergenza. L'emergenza è pensare che le famiglie a ottobre quando dovranno accendere il riscaldamento non avranno i soldi per pagare la bolletta". 

Quindi il governatore piemontese spiega che le condizioni per andare avanti fino al prossimo marzo sono tre: un'agenda chiara, Draghi presidente del consiglio e i 5 Stelle fuori dalla maggioranza. "Se non ci sono queste condizioni un governicchio non serve al Paese, meglio andare a votare subito", ha concluso Cirio.