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Tunnel di corso Grosseto, Lapietra: "L'ultima parola è della Regione"

In Sala Rossa, il Pd ha attaccato la scelta dell'amministrazione: "Chiedere il congelamento dei fondi è assurdo"

In Sala Rossa uno degli argomenti caldi è il tunnel di corso Grosseto. La notizia delle scorse settimane relativa alla richiesta della sindaca Appendino al ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio, di congelare il finanziamento per l'opera, ha contribuito ad alimentare le polemiche tra M5S e Pd.

Il passante che, con l'abbattimento del cavalcavia e la realizzazione di un tunnel ferroviario e automobilistico, porterebbe la ferrovia Ciriè-Lanzo e quindi i passeggeri dell'aeroporto di Caselle in centro, ha un costo di 175 milioni ed è un'opera alla quale la nuova amministrazione si è detta contraria.

"Non spetta a questa amministrazione fare una relazione sull’'opera per quanto riguarda i costi/benefici - ha detto in aula l'assessore ai Trasporti Maria Lapietra -, le scelte spettano alla Regione. All'amministrazione interessano la viabilità in superficie e l’'impatto ambientale derivante dai flussi del traffico. I tre cavalcavia, con questo progetto, saranno subito abbattuti e la linea ferroviaria interrotta. I dati che portiamo - sottolinea ancora - indicano un flusso veicolare in tutto il nodo molto più alto dei flussi analizzati nel progetto definitivo. Ci impegneremo a lavorare con la Regione per cercare soluzioni". 

E una revisione del progetto, come ipotizzato dall'assessore, secondo lo stesso ministro - con cui l'amministratrice e la sindaca si sono già incontrate nei giorni scorsi - sarebbe di difficile attuazione: il rischio infatti è quello di perdere il finanziamento dal Governo. 
Punto che ha fatto adirare l'opposizione. 

"Prendo atto che la sindaca ha chiesto al ministro di congelare il finanziamento per l’'opera di corso Grosseto - ha attaccato Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd in Comune -: credo sia la prima volta nella storia della Città che un’' amministrazione chieda al Governo di non esigere un finanziamento già deliberato. Il problema politico di fondo è che lei dovrebbe chiedere ulteriori risorse per finanziare opere pubbliche, non fermare le poche che ci arrivano. Si tratta di anni di lavoro, di grandi fatiche per raggiungere l’'obiettivo". 

 " L’'opera, appaltata dalla Regione Piemonte per 175 milioni, è nata malissimo - ha ribattuto Roberto Malanca consigliere del M5S -. Innanzitutto, poteva essere recuperata l’Iva, manca un tunnel e ci sono 76 punti su 100 assegnati ad aspetti discrezionali. Poteva essere data in house la direzione lavori, ci sono problemi con la fognatura e si fermerà la linea ferroviaria per 4-5 anni. Il cantiere non sarà comunque finito prima del 2020-2023 e la Regione dovrà chiedere un prolungamento dei fondi. Siamo quindi contrari a quest'’opera, che crea danni alla mobilità cittadina e metropolitana, ai negozianti e ai proprietari delle case". 

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