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Diritti civili, la prima figlia di due mamme registrata all’anagrafe di Nichelino: "Trascrizione simbolica"

Dopo il pronunciamento della Prefettura sui figli nati dalle coppie omogenitoriali

Questa mattina, venerdì 8 aprile, il sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo ha simbolicamente registrato all’anagrafe del Comune, con il cognome di entrambe le mamme, una bambina nata da una coppia omogenitoriale. Alla cerimonia erano presenti anche la consigliera delegata alle politiche di parità della Città metropolitana Valentina Cera e l’assessore comunale alle pari opportunità Alessandro Azzolina. 

"Siamo orgogliosi di poter ufficializzare, dopo la nuova interpretazione del Prefetto, la registrazione all’anagrafe di Nichelino della bambina – sostengono il Sindaco Giampiero Tolardo e l’Assessore alle Pari Opportunità Alessandro Azzolina –. Speriamo che questa possa essere la prima di molte altre. Con questa registrazione vogliamo far cadere le preclusioni nei confronti delle coppie omosessuali a essere riconosciute con i propri figli come vere e proprie famiglie".

"Gesto simbolico: entrambi i genitori hanno lo stesso valore e la stessa importanza"

Il Sindaco Tolardo ha poi aggiunto: “La drammatica realtà del nostro Stato italiano prevede che il documento ufficiale venga sottoscritto soltanto dalla madre partoriente e così è stato. La neo mamma Noemi ha firmato il documento per la registrazione della figlia, ma noi abbiamo voluto fare qualcosa in più: ne abbiamo preparato un secondo che abbiamo fatto firmare a entrambe. Un documento privo di valore legale che vuole essere un gesto simbolico per far comprendere che entrambi i genitori hanno lo stesso valore e la stessa importanza e che per questo consegneremo da oggi in poi a tutte le coppie omogenitoriali. Quello di oggi è stato un momento significativo per la nostra Città, ma deve essere un’occasione per chiedere al Parlamento di approvare entro fine legislatura una legge che possa riconoscere ufficialmente i figli delle coppie omogenitoriali”.

“Oggi è stata una giornata emozionante, piena di sorrisi e lacrime – commentano le neo mamme – per qualcuno può essere solo un atto simbolico, ma per noi è una grande vittoria e vogliamo ringraziare l’amministrazione nichelinese per aver firmato un atto come questo che per noi rappresenta la possibilità di sperare in un cambio della norma a livello nazionale per sentirci una vera famiglia anche di fronte alla legge”.

Entusiasmo espresso anche da amici e parenti della coppia, tra cui il consigliere regionale del Pd Diego Sarno che ha affermato: “Oggi è stato compiuto un altro passo importante: la città di Nichelino ha legittimato una vera e propria famiglia che speriamo possa aprire la strada a un’assunzione di responsabilità rapida da parte del Parlamento per legiferare in materia, arrivando così a garantire i diritti civili che le persone che abitano il nostro Paese meritano”.

La consigliera metropolitana Valentina Cera, che è anche consigliera a Nichelino, a febbraio aveva presentato all’attenzione del Consiglio comunale un ordine del giorno in cui si richiede l’approvazione di una legge nazionale che non discrimini bambine e bambini di famiglie omogenitoriali. "Purtroppo non sono stati fatti passi avanti a livello di legislazione nazionale - commenta Valentina Cera -, come ha dimostrato la richiesta della Prefettura al Comune di Torino di non trascrivere i figli delle coppie omogenitoriali in attesa del pronunciamento della Cassazione. Ad andarci di mezzo però sono bambine e bambini, il loro mondo affettivo e familiare, insomma a essere colpiti sono proprio coloro che dovremmo tutelare al massimo".

A Torino la prima trascrizione 4 anni fa

A Torino esattamente 4 anni fa, il 23 aprile 2018, era stato registrato all’anagrafe il figlio di due donne. Era il primo caso in Italia. Una decisione portata avanti dalla sindaca Chiara Appendino e una scelta ribadita nel mese di luglio 2018: "Siamo orgogliosi di essere la prima città italiana a consentire alle coppie omogenitoriali di vedere riconosciuto il diritto ai loro figli di avere entrambi i genitori. L'amministrazione continuerà a registrare sugli atti di nascita l'annotazione che attesta il riconoscimento dei bambini da parte di entrambi i genitori dello stesso sesso".

Da quel giorno sono stati registrati circa 80 figli di coppie omosessuali, atti amministrativi che sono stati siglati in assenza di una legge nazionale e portati avanti anche dal sindaco Stefano lo Russo fino al 23 marzo 2022 quando a causa di una comunicazione ufficiale da parte della Prefettura, il Comune di Torino è stato costretto a sospendere la trascrizione all'anagrafe dei figli delle coppie omosessuali.  
 

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