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Lunedì, 20 Marzo 2023
Politica

Clima teso al Teatro Regio, il Pd: "Appendino azzeri i vertici: la situazione è fuori controllo"

Dopo le contestazioni ad Appendino e Graziosi

"Oggi il Teatro Regio è fuori controllo". Così Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd in comune, in Consiglio comunale, dopo le urla e i fischi di lunedì 17 giugno alla sindaca Chiara Appendino e al sovrintendente William Graziosi - in prorogatio fino al 5 luglio - in occasione della presentazione della prossima stagione del Regio. Una situazione che mai si era verificata prima d'ora nella storia della fondazione. In Sala Rossa, i consiglieri dem hanno chiesto alla prima cittadina, anche presidente dell'ente lirico, di prendere in mano la situazione per tentare di distendere gli animi e rasserenare il "clima avvelenato".

"La contestazione ribadisce l’anormalità del clima attorno a una delle principali istituzioni culturali del Piemonte - ha detto Lo Russo -. Oggi il teatro Regio è fuori controllo, come dimostrano anche le polemiche tra il sovrintendente Graziosi e l’ex direttore artistico Galoppini. La sindaca dovrebbe farsi un esame di coscienza, evitare lo stallo messicano in cui è precipitato il teatro e il pericoloso calo reputazionale dell’ente. La invito dunque - ha concluso - a prendere decisioni nette e azzerare l’attuale vertice del Teatro". Una nomina quella di Graziosi, sostenuta dalla sindaca ma contestata dai lavoratori dell'ente che lo accusano di adottare una gestione "del terrore", con demansionamenti, punizioni e premi a chi invece sostiene il "regime". 

"La situazione del Regio era complessa già anni fa nel precedente mandato amministrativo - ha commentato in aula il pentastellato Massimo Giovara -. Azzerare i vertici significa commissariare il teatro e trovo questa richiesta, da parte dell'opposizione, incomprensibile. Il Regio deve diventare un’eccellenza come Santa Cecilia a Roma e la Scala a Milano. I rinnovi degli abbonamenti sono in aumento così come le agevolazioni per i giovani".

"Non è certo la prima volta che al Regio vige un clima di conflittualità: certo non possiamo azzerare l’attuale vertice del teatro - ha risposto la sindaca -. Lo scorso 31 maggio, con l’insediamento del nuovo Consiglio di Indirizzo, sono state prese due decisioni: la prima, di procedere alla nomina del nuovo Soprintendente attraverso una procedura comparativa, senza la quale si andrebbe al commissariamento dell’Ente lirico. Contestualmente il nuovo CDI non ha interrotto il percorso del piano di sviluppo che prosegue, ha fornito buoni risultati (abbonamenti e biglietteria), ed è l’elemento chiave del futuro del teatro. E garantisce la prosecuzione dell’attività, anche con la proroga del soprintendente attuale". 

Il 19 giugno intanto è in programma il Consiglio di indirizzo del Regio e il 21 la sindaca incontrerà i lavoratori, che avevano chiesto un incontro lo scorso maggio.


 

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