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Residenze fittizie nel cuneese per avere un maggiore rimborso

Si allargano alla Provincia e alle Circoscrizioni di Torino le indagini su rimborsi dei politici piemontesi. Nel mirino consiglieri che avrebbero preso in modo fittizio la residenza a Sambuco per chiedere e ottenere rimborsi maggiori

TORINO - Dopo l'inchiesta sui rimborsi spesa del gruppi consiliari in Regione, la Procura di Torino ha aperto un fascicolo contro un gruppo di consiglieri, questa volta Provinciali e di Circoscrizione, che avrebbero preso in modo fittizio la residenza nel cuneese, per ottenere dei rimborsi maggiori.

Per il momento non ci sono persone indagate nel fascicolo per truffa. I magistrati stanno indagando soprattutto su quanto percepito da cinque eletti delle liste Lega Padana Piemont, Forza Toro e No Euro e c'è da capire se questi consiglieri abbiano effettivamente ricevuto i rimborsi per questa ragione.

In particolare grazie alla residenza registrata a Sambuco i consiglieri avrebbero percepito 80 euro a testa (il massimo) per "andare" e "tornare" da casa al Consiglio, per ogni seduta. La Procura ha chiesto documentazione alla Provincia e alle Circoscrizioni interessate. Il caso delle residenze fittizie nel cuneese era stato sollevato dai consiglieri comunali di Torino del Movimento 5 Stelle, che avevano presentato un'interpellanza.

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