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"Non venga revocata la scorta a Pino Masciari", l'appello del consiglio regionale del Piemnte

L'ex imprenditore minacciato dalla 'ndrangheta è stato audito dalla commissione legalità del consiglio regionale del Piemonte

"Non venga revocata la scorta a Pino Masciari". È l'appello fatto dal consiglio regionale del Piemonte al termine dell'audizione di oggi - giovedì 17 novembre - in commissione legalità. L'ex imprenditore è stato ascoltato dai consiglieri regionali. La seduta segue l’approvazione all’unanimità, il 25 ottobre scorso, di un ordine del giorno in cui veniva chiesto alla Giunta regionale di attivarsi per verificare la situazione.

Masciari questa mattina ha ripercorso la sua vicenda processuale e umana: "oltre trent’anni fa ho deciso di denunciare chi minacciava la mia impresa, una delle più importanti della Calabria. La ‘ndrangheta mi voleva imporre assunzioni e mi chiedeva una percentuale sui miei lavori. Ho vissuto 13 anni in località segreta, non ho più la mia impresa e ho chiesto un grandissimo sacrificio alla mia famiglia". 

Il 15 novembre scorso però a Masciari è stata notificata dalla Prefettura di Torino la decisione della revoca della scorsa. Una decisione contestata dallo stesso che durante un incontro con i consiglieri comunali di Torino ha presentato loro il suo testamento. Un gesto che ha destato scalpore.  

"Il ruolo politico di ciascun consigliere è importante per arrivare a chiarire questa vicenda", ha spiegato il legale dell'ex imprenditore, "Penso inoltre che il nostro Paese abbia bisogno di una norma organica per i testimoni di giustizia, possiamo studiare insieme una proposta di legge".

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