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Alluvione, Cirio a Roma: "Chiederò interventi immediati e risorse economiche per la nostra gente"

Secondo una prima stima, i danni si aggirerebbero attorno al miliardo di euro

Il governatore del Piemonte Alberto Cirio è a Roma. Oggi, martedì 6 ottobre, ha consegnato al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese una prima stima complessiva dei danni causati nella nostra regione dall'alluvione e parlerà della necessità di una regia istituzionale che risolva i problemi.

"Ho appena consegnato al ministro degli Interni Lamorgese una prima rendicontazione dei danni e l’elenco degli interventi di somma urgenza necessari al ripristino in sicurezza del nostro territorio - ha commentato il presidente -. I numeri non sono ancora definitivi, ma sommando i danni alle opere pubbliche a quelli subiti dai privati, famiglie e aziende (industria, commercio, artigianato, agricoltura) parliamo di una cifra che si aggira intorno a un miliardo di euro. 
Ringrazio il Ministro per l’attenzione. Il Piemonte ha sempre pagato tanto e ricevuto poco. Ma ora è necessario che il Governo faccia la sua parte".

"Situazione complicata"

Dopo i sopralluoghi nelle zone devastate dalla furia della pioggia, dalle esondazioni dei corsi d'acqua e dalle frane, Cirio ha le idee chiare: " Il Piemonte - ha precisato - non è abituato a chiedere ma questa volta chiede e lo Stato ci deve essere. Siamo abituati a risollevarci e a farcela da soli, ma la situazione è complicata: nel momento in cui il Piemonte stava ripartendo dall’emergenza Covid è arrivato questo ulteriore grave problema".

Cirio, nel pomeriggio di sabato aveva ricevuto la telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha voluto testimoniare la sua vicinanza al territorio. "E' arrivata l’ora di interventi strutturali che risolvano le situazioni una volta per tutte - ha detto Cirio - e confido che il Consiglio dei ministri dichiari lo stato di emergenza già domani, ovviamente con accanto lo stanziamento economico e la procedura semplificata per potere intervenire".

Danni all'agricoltura

E i danni ci saranno anche per il settore agricolo. Secondo Confagricoltura Piemonte sono già stati censiti 2850 ettari allagati per una mancata produzione di oltre 8,6 milioni di euro. Nel conto mancano ancora le spese per l’asporto dei detriti, la bonifica dei terreni e il ripristino della fertilità del suolo. Danni anche alla viabilità interpoderale, alle opere irrigue, ai magazzini e alle serre. Le aree maggiormente danneggiate in merito alle coltivazioni - mais, colza, riso, soia, noccioleti, grano e coltivazioni agricole - sono in provincia di Alessandria e nell'Astigiano. Danni però anche nel Torinese, a Verrua Savoia, Ivrea, Banchette, Salerano, Fiorano, Strambino, Vestignè e Vische.

Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia ha scritto all’assessore Protopapa sottolineando “la gravità del fenomeno, che accresce le difficoltà di un settore già duramente provato dall'emergenza della pandemia e dalla perdurante crisi dei prezzi delle nostre produzioni.  Per questo – sostiene Enrico Allasia -  contiamo sull’attenzione della Regione Piemonte per far si che i nostri territori possano ottenere un adeguato sostegno dal governo nazionale, indispensabile per poter superare questa difficilissima emergenza”.

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