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Politica Barriera di Milano

A Barriera di Milano è iniziata l'era del centrodestra: i 3 obiettivi del nuovo presidente Lomanto

Sicurezza, servizi e commercio al dettaglio le priorità

Durante la campagna elettorale Barriera di Milano è stato uno dei territori al centro del dibattito pubblico per la diserzione in massa dalle urne dei propri cittadini. Al primo turno l'affluenza al voto è stata intorno al 43% e al ballottaggio i residenti che sono andati a votare sono stati ancora meno, ma chi ha voluto esprimersi lo ha fatto a favore del centrodestra e contro il centrosinistra. 

Valerio Lomanto, il neo presidente della Circoscrizione 6, di Fratelli d'Italia, ha preso in mano la guida dell'ente da pochi giorni e ieri, giovedì 21 ottobre, ha diretto il suo primo consiglio di Circoscrizione. Il suo non sarà un compito facile, in uno dei territori più complicati della città. 

Quali sono gli obiettivi che vi ponete? "Il nostro primo obiettivo dovrà essere quello di risolvere il problema della sicurezza. La mia ricetta si sviluppa su tre punti. Il primo passaggio sarà quello di chiedere una modifica dell'utilizzo della polizia municipale che negli ultimi anni è stata utilizzata solo per fare multe e riempire le casse del Comune. I vigili devono tornare sul territorio anche per garantire la sicurezza percepita". 

Il secondo ingrediente della sua ricetta sono le telecamere di videosorveglianza: "Io ero uno scettico delle telecamere, ma mi sono ravveduto. Mi sono battuto per l'installazione di telecamere nella zona di corso Palermo angolo via Sesia e da lì si sono spostati gli spacciatori. La soluzione però non può essere solo la telecamera perché si deve dare una struttura più solida e integrata". E non crede che ci sia il pericolo che si formi un Grande Fratello sul territorio? "Io sfido a trovare un cittadino che non preferisca le telecamere allo spaccio".

Fino qui abbiamo parlato di misure per la sicurezza. "Questi due ingredienti servono per contrastare la criminalità, ma si deve fare anche un grosso lavoro con le associazioni che hanno una ricaduta positiva sul territorio, che provano a trovare delle soluzioni legali per questi individui. Non basta solo la forza, così come non basta solo il lavoro delle associazioni". 

"Un altro obiettivo importante è tornare a parlare con i cittadini perché mi hanno raccontato di sentimento di abbandono", spiega Lomanto, "Bisogna fare vedere loro che sono le istituzioni che vanno sul territorio e che non sono loro che devono venire da noi". 

Infine la questione servizi. "In Circoscrizione 6 si pagano le tasse, ma mancano i servizi essenziali. Abbiamo due anagrafi chiuse, abbiamo una circoscrizione senza personale, abbiamo impianti sportivi senza personale. I cittadini non hanno servizi e noi dobbiamo riportarli, facendolo direttamente dove si può e dove non si può battendo i pugni. Infine arriviamo da più di 15 anni dove il piccolo commercio è stato lasciato a se stesso e distrutto dall'apertura di nuovi supermercati, il nostro obiettivo invece è privilegiare il piccolo commercio e i mercati di cui conosciamo le problematiche". 

Come si rapporterà con la Giunta comunale? "Io temo che essendo la Circoscrizione 6 e la 5 le uniche a guida centrodestra, l'attenzione del sindaco possa andare a privilegiare le circoscrizioni di centrosinistra. Noi saremo collaborativi al 100% per cercare soluzioni che possano favorire i cittadini, spero che lo stesso, per il bene di tutti, valga anche per chi sta in Comune". 

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