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"Il ciclo non è un lusso", a Torino distribuiti gratis quasi 300.000 assorbenti in un anno

A chiedere che vengano resi gratuiti e accessibili alla fascia debole della popolazione è stata Elena Apollonio, consigliera comunale di Demos

"Il ciclo non è un lusso, ma qualcosa che fa parte della salute riproduttiva della donna", a sostenerlo è la consigliera comunale di Demos, Elena Apollonio, che questa mattina - giovedì 27 ottobre - ha portato il tema davanti all'attenzione delle consigliere comunali presenti alla seduta della commissione pari opportunità del Comune di Torino. 

Presenti alla riunione solo donne e nessun uomo, a testimonianza del fatto che la questione del ciclo mestruale e di tutte le conseguenze che ha sulla salute delle donne viene ancora visto come un argomento secondario che non riguarda l'uomo. Cosa che non è affatto così: "Il problema politico sta nel fatto che il ciclo è oggetto di tabù e genera discriminazioni sul lavoro, nella scuola, nello sport", spiega Apollonio che poi aggiunge, "Questo soprattutto per le fasce più fragili che non hanno accesso ai dispositivi sanitari necessari". 

Sì, perché i numeri in questo caso sono importanti. Il primo è quello relativo al costo di un pacchetto di assorbenti che mediamente costa 4 euro. Gli altri numeri vanno messi in relazione con il prezzo della confezione: ogni donna in media ha le mestruazioni per 40 anni, per un totale di circa 520 cicli e un consumo stimato di assorbenti di circa 12.000 unità a testa.

"C'è il tema della povertà", continua Apollonio, "chi è in situazione di fragilità deve affrontare una spesa che può avere un impatto economico importante e di cui si deve tenere conto. Sarebbe un segnale importante la distribuzione gratuita a scuola e alla fasce deboli della popolazione con un accesso facile e immediato". 

In parte il problema è stato affrontato grazie a una collaborazione tra la divisione servizi sociali e il banco farmaceutico che fa parte della rete Torino Solidale. Il Banco ha fornito 14.976 pacchi da 9 cadauno di assorbenti per un totale di 134.784 pezzi, entro fine anno ne fornirà  altri 16.680 (ulteriori 150.120 pezzi). Questo per andare a coprire le richieste pari a 31.656 pacchi (284.904 pezzi) che sono pervenute dagli Snodi.

Inoltre il Comune ha fornito un contributo al progetto Sana di Almaterra per fornire un pasto caldo, ma anche dispositivi per il ciclo mestruale alle donne in difficoltà economica. In totale sono stati stanziati 16.500 euro da settembre 2021 a giugno 2022 che sono serviti per la fornitura di dispositivi: assorbenti, coppette e farmaci da banco per alleviare i dolori che possono accompagnarsi. 

Sì, perché quello del dolore è un altro dei problemi: "Ci sono donne che durante il periodo mestruale hanno dolori molto forti, il fatto che si assentino dal lavoro in condizioni di particolare difficoltà è un tema che va affrontato perché erode giorni di malattia con conseguenze economiche rilevanti. Stesso per le ragazze che vanno a scuola o che praticano discipline sportive a livelli agonistici". 

Cosa fare dunque? Apollonio nella sua mozione chiede al Comune di aprire un confronto con il Governo per chiedere di abbassare l'Iva sugli assorbenti dal 10% al 4%. Poi ci sono azioni dirette che possono essere fatte dalla stessa amministrazione comunale come per esempio agire attraverso la rete delle farmacie comunali per una distribuzione gratuita degli assorbenti. "Questa è una battaglia che porteremo avanti perché da troppo tempo se ne parla e nessuno fa niente", ha concluso Apollonio. 

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