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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Chiamparino chiede chiarezza al Tar, in alternativa dimissioni

Il presidente della Regione Piemonte si aspetta una sentenza "chiara e inequivocabile" intorno a luglio per la questione delle firme false. "Se non ci sarà sono pronto a restituire la parola agli elettori"

Chiamparino è pronto a far tornare al voto il Piemonte se la questione delle presunte firme false non si dovesse risolvere entro l'inizio del mese di luglio, giorni in cui è fissata la sentenza del Tar sulla vicenda. "Se non ci sarà una sentenza chiara e inequivocabile sono pronto a restituire la parola agli elettori", ha detto l'attuale presidente, in carica da meno di un anno, durante la direzione regionale del Pd.

Il presidente della Regione Piemonte non vuole che il vociferare si protragga per un tempo indeterminato e per questo motivo si è detto disposto a rimettere l'incarico guadagnato a suon di centinaia di migliaia di voti.

La decisione di Chiamparino non ha però trovato l'unità del partito. Qualcuno, come il sindaco di Alessandria Rita Rossa, o Giancarlo Quagliotti, si sono detti contrari. La vicenda dunque sembra tutt'altro che già definita.

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