Cesana sogna in grande: al posto della pista da bob il più lungo ski dome del mondo
La pista sarebbe lunga oltre 800 metri, più di quella dello Dubai Ski Dome. C'è però chi si oppone al progetto
La possibilità di vedere uno ski dome a Cesana Pariol al posto della pista da bob è più di una semplice idea, a confermarlo è lo stesso sindaco Roberto Vaglio. Il Comune di Cesana ha già infatti un progetto in mano e ha commissionato uno studio di fattibilità ambientale. Certo, prima però sarà necessario il via libera di Regione e Città Metropolitana.
Si tratterebbe di un impianto ancora più grosso di quello di Dubai, sarebbe la pista da sci al coperto più lunga d'Europa e forse - spiega Vaglio - del mondo. Lo ski dome infatti sarebbe lungo 870 metri e largo 60 con due piste per la discesa per consentire l'attività sciistica estiva. A Dubai la pista dello ski dome - che si trova all'interno di un centro commerciale - è lunga 400 metri.
A proporre l'opera al Comune di Cesana è stato un gruppo di imprenditori e l'amministrazione non si è fatta scappare l'opportunità. Anche perché su quella montagna c'è un problema da risolvere quasi ventennale, ovvero lo smantellamento della pista da bob ereditata dalle Olimpiadi. Uno ski dome per Cesana sarebbe - secondo il sindaco Vaglio - manna dal cielo perché, oltre a risolvere dopo tanti anni la questione della pista da bob, porterebbe turisti tutto l'anno. Uno ski dome non ha infatti bisogno di condizioni meteorologiche favorevoli.
Non tutti però sono d'accordo al progetto. La prima ad annunciare la sua contrarietà è stata Francesca Frediani del 'Movimento 4 Ottobre - Unione Popolare': "L'ipotesi farebbe sorridere se non avessimo già vissuto l'esperienza della pista da Bob costruita in occasione delle olimpiadi 2006 con ipotetiche e fantasiose previsioni di futuro utilizzo e poi rimasta inutilizzata per anni, in un progressivo deterioramento".
"Ipotesi che la Regione sembra avallare senza suscitare particolare stupore, considerando la scarsa attenzione per l'ambiente e la scarsa consapevolezza della crisi energetica, idrica ed economica che sta investendo il mondo intero, con ricadute sul Paese e sulla nostra regione", continua Frediani, "Auspichiamo che si tratti della solita boutade cui ormai alcuni politici ci hanno abituato forse proprio per coprire l'incapacità di valorizzare in modo sostenibile il nostro territorio. In caso contrario ci opporremo in tutte le sedi a questa ennesima proposta folle".