Consiglio comunale, bocciata dal M5S la mozione olimpica del Pd

Il percorso verso un'eventuale candidatura di Torino alle Olimpiadi Invernali 2026 continua a presentarsi tortuoso e difficile. E'stata infatti bocciata la mozione del Pd, l'atto fotocopia approvato all'unanimità in Consiglio metropolitano qualche giorno fa. La sindaca Chiara Appendino, che sabato 17 marzo ha inviato al Coni la manifestazione d'interesse a ospitare i Giochi, ha chiesto alle opposizioni, unitamente alla sua maggioranza, di ritirare il documento definendoli "ormai superflui".

La Lega ha accettato ma il Pd no. E mentre in piazza Palazzo di Città era in corso una protesta contro le Olimpiadi da parte di Assemblea 21, la mozione ha ricevuto 23 voti contrari e 13 favorevoli ed è stata emendata, su richiesta della consigliera Eleonora Artesio, con la possibilità di organizzare un referendum sul tema. "Parlare di candidatura è sbagliato - ha detto la sindaca -: innanzitutto bisogna capire se sarà possibile avere per l'Italia la deroga per la candidatura, poi se il governo italiano intende proporre una città per i Giochi del 2026. Al momento non si può dire se Torino potrà partecipare al progetto - va avanti Appendino -: è importante capire che non ci siano debiti per gli enti pubblici. Non è ancora chiaro se le Olimpiadi 2026 a Torino potranno essere sostenibili o meno".  

Un atteggiamento quello della sindaca che secondo il Pd mostra debolezza. "Salga di livello sindaca - ha incalzato il capogruppo Stefano Lo Russo -, altrimenti verremo travolti da questo continuo tentennamento". Non si è sottratto alla discussione in aula nemmeno l'ex sindaco Piero Fassino: "O si è decisi e convinti oppure si dice di no, posizione assolutamente legittima. Ma non si può dire "faccio le Olimpiadi ma forse sarebbe meglio non farle": mancano determinazione ed entusiasmo."