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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A casa del boss i lavori li fanno gli studenti: il primo cantiere scuola inizia da un bene confiscato in corso Lecce a Torino

Frutto di un protocollo firmato tra il Comune e F.S.C. Torino. I beni confiscati alla mafia a Torino sono ben 15

I beni confiscati alle mafie, a Torino verranno ristrutturati anche grazie all'aiuto dei ragazzi delle scuole di formazione professionale. È il frutto di un protocollo d'intesa siglato tra la Città di Torino e F.S.C Torino, ente bilaterale del settore edile. L'obiettivo del protocollo è quello di promuovere e creare opportunità ed esperienze formative dirette a favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle capacità tecniche degli allievi del corso per Operatore Edile realizzato da F.S.C. Torino.

Si partirà da un immobile di corso Lecce di circa 130 metri quadrati che appartenne alla famiglia mafiosa Lo Surdo e che venne confiscato nel 2015. Lì partirà il primo cantiere scuola e successivamente quel luogo diventerà una casa per giovani stranieri. Il cantiere impegnerà inizialmente 8 ragazzi e successivamente, a rotazione altri 20, di età compresa tra 14 e i 18 anni. 

A Torino in totale i beni confiscati in possesso della Città di Torino sono quindici, tra questi anche un immobile assegnato alla Città nel mese di agosto che è di circa 85 metri quadrati e che si trova in via Bardonecchia, mentre a inizio novembre è stato assegnato un grande immobile di circa 1000 metri quadrati nei pressi di via Lanzo ed è noto come Castelletto di Bramafame.

"Attraverso la destinazione ad uso sociale dei beni contribuiamo a rinforzare il rapporto di fiducia con i cittadini che vedono ripristinata la legalità e possono godere di nuovi servizi a loro dedicati", ha spiegato la vicesindaca Michela Favaro, "Attraverso il Protocollo coinvolgiamo in questo percorso anche ragazzi e cittadini in formazione della scuola edile. Li rendiamo protagonisti e reali artefici di un pezzo di bene comune di cui sono certa si sentiranno orgogliosi e responsabili anche in futuro".

"Usare questo luogo per la formazione e la crescita di ragazze e ragazzi, garantisce un futuro a quel luogo e rappresenta un arricchimento per tutta la comunità", ha aggiunto l’assessora Gianna Pentenero, "Sarà bello pensare che il sapere e il saper fare saranno elementi nella formazione degli studenti e delle studentesse, ma apprendere in questo nuovo spazio renderà loro dei professionisti migliori e dei cittadini e della cittadine migliori".

Questo protocollo è anche un modo per fornire ai ragazzi un cantiere vero sul quale fare esperienza:  "Gli studenti della nostra scuola, durante le ore di lezione del corso per operatore edile, svolgono molte ore di pratica in cantieri simulati, ma questa volta potranno occuparsi di manutenzione e ristrutturazione vera nell’ambito di un progetto importante e di grande impatto sociale e civile", spiega il presidente di FSC Torino Massimo Maccagno. Il protocollo avrà validità ed efficacia fino al 31 dicembre 2024.
 

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