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"Due pesi e due misure per il raid alla Continassa e per i No Tav"

L'accusa è del leghi Mario Carossa nel giorno in cui il tribunale del Riesame ha deciso di tenere in carcere i due fermati per il rogo del campo Rom, "mentre i pregiudicati responsabili degli scontri in Valsusa restano liberi"

Accusa l'utilizzo di due pesi e due misure il consigliere regionale della Lega Nord, Mario Carossa, in riferimento alla decisione del tribunale del Riesame di tenere in carcere i due fermati per il rogo del campo Rom abusivo della Continassa del 10 dicembre. "Perché per il rogo della Continassa un incensurato resta in carcere, mentre i violenti pregiudicati rei delle guerriglie contro la Tav sono sempre liberi?"

"Confermando la ferma condanna che ho già espresso subito dopo quanto accaduto al campo Rom abusivo della Continassa - spiega Carossa - mi sembra quantomeno singolare che su una questione così complessa si sia scelto di utilizzare un tale pugno di ferro. In particolare mi stupisce che lo stesso pugno di ferro non venga mai utilizzato con chi, in diverse occasioni, si è distinto in atti di vera e propria guerriglia, ad esempio contro il cantiere della Tav, causando decine di feriti tra le forze dell'ordine".

Sottolinea ancora il leghista: "Ricordiamo che per quello che è accaduto alla Continassa è in carcere da quasi 25 giorni un incensurato di vent'anni, mentre per gli attacchi e le manifestazioni violente, anche dei centri sociali, sono sempre liberi diversi pregiudicati ben noti alle forze dell'ordine". (Ansa)

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