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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Gtt, approvato il piano industriale: ora la palla passa al Comune

Tra gli obiettivi, il miglioramento della qualità del servizio

E' stato finalmente approvato il piano industriale dal consiglio di amministrazione di Gtt, per i prossimi tre anni. Il progetto per risollevare le sorti dell'azienda è stato analizzato in presenza del presidente Walter Ceresa e terrà conto delle osservazioni svolte dal collegio sindacale - il presidente Giuseppe Chiappero e i sindaci Giuseppe Robasto e Mariarosa Schembari - in merito all’urgenza di ottenere i necessari livelli di condivisione delle azioni finanziarie e industriali e dei corrispettivi previsti nel piano, nonché del reperimento di adeguate risorse per fronteggiare gli impegni a breve termine e assicurare la continuità aziendale, da parte degli stakeholder.

"Il piano - si legge in una nota di Gtt - non è stato pensato per un salvataggio della società, ma per un suo rilancio attraverso la creazione di una situazione finanziaria stabile che permetta un miglioramento della gestione industriale, avendo come obbiettivo principale la crescita dei livelli di efficienza e di qualità del servizio per i cittadini".

Diverse le linee guida che dovranno essere seguite: interventi di razionalizzazione della rete di trasporto pubblico e una rivisitazione della politica tariffaria; un maggiore utilizzo dei subaffidamenti a vettori esterni, soprattutto sulle linee suburbane. E infine una diversa gestione del settore manutenzione bus, anche attraverso interventi da attuare in contemporanea all’acquisto di nuovi mezzi, peraltro necessari per ridurre l’età media del parco circolante.

Tutte azioni che permetteranno un miglioramento del rapporto tra costi operativi e ricavi e libereranno risorse per gli interventi sul personale con l’impegno a attuare tutte le azioni possibili per l’utilizzo di strumenti non traumatici.

Il piano prevede un fabbisogno complessivo per la sua attuazione nell’intero periodo 2018-2021 di 131 milioni di euro, con una punta di 133 milioni nel 2019 dovuta allo sfasamento temporale tra fasi di attuazione delle azioni di reperimento delle risorse economiche. La palla ora passa al socio Fct e al Comune di Torino che devono pensare alle modalità di copertura del fabbisogno finanziario mancante. Dal canto suo la Regione provvederà a stanziare i 40 milioni di fondi e i quasi 25 milioni che l'azienda di trasporti rivendica nei confronti dell'amministrazione comunale.  

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