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'Coprifuoco' locale, la preoccupazione di Appendino: "Attendiamo dal Governo una nota interpretativa"

Cirio: "Governo ha scaricato tutto sui sindaci. Non li lasceremo soli"

"Condivido le preoccupazioni espresse dal Presidente dell'Anci, Antonio Decaro". Così la sindaca di Torino, Chiara Appendino, a proposito delle novità contenute nel nuovo Dpcm, illustrato domenica sera dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Le perplessità arrivano in merito agli spazi urbani e al passaggio sul documento che fa riferimento alla possibilità di chiudere al pubblico, dopo le ore 21, strade e piazze ove si possano creare assembramenti. Eccezion fatta per deflusso dalle stesse aree, accesso a locali legittimamente aperti e passaggio dei residenti. 

"Ora, è evidente che - pur comprendendo l'assoluta necessità di misure urgenti per il contenimento del contagio e la complessità della gestione delle stesse - ha precisato la prima cittadina - un simile onere deve essere concertato da tutte le istituzioni territoriali, con ampie competenze in termini di sicurezza e controllo. Non può in alcun modo essere in capo alle singole amministrazioni locali.  È chiaro, infatti, che la nostra polizia municipale non sarebbe in grado di aggiungere ai già numerosissimi compiti anche un controllo così capillare degli spazi pubblici, peraltro in un momento delicato come quello che stiamo vivendo. Per questo - conclude Appendino -condivido le preoccupazioni espresse dal Presidente dell'ANCI, il collega Antonio Decaro. Preoccupazioni che, sono certa, verranno comprese dal Governo, dal quale attendiamo la nota interpretativa. E sulle quali ci confronteremo domani stesso con in sede di COSP".

Il governatore Cirio: "Governo ha scaricato tutto sui sindaci. Non li lasceremo soli"

Il presidente della Regione, Alberto Cirio, è soddisfatto delle misure contenute nell’ultimo Dpcm.

“Il Piemonte ha puntato i piedi sulle chiusure dei locali alle 24, perché siamo convinti che il problema non siano i ristoranti, o i parrucchieri, ma l’assembramento di fronte ai locali nelle strade e nelle piazze. Siamo contenti che sia andata così. Abbiamo lavorato tutto sabato e domenica per concertare i contenuti del Dpcm. Di solito ci arrivava un’ora prima di essere firmato per le osservazioni, invece questa volta ne abbiamo condiviso alcune parti e siamo stati ascoltati. Ciò non toglie che fuori bisogna essere più rigorosi”, ha detto durante un suo intervento nella trasmissione "Agorà" su Rai Tre. 

Cirio, però, ha bacchettato il premier Conte sul fatto che ha scaricato sui sindaci la decisione di poter chiudere strade o piazze per evitare assembramenti.

“Convocherò tutte le associazioni che rappresentano i Comuni italiani, Anci, Anpci e Uncem, per arrivare ad azioni condivise. Il Governo ha scaricato sui sindaci, noi non li lasceremo soli, perché nella pandemia non si può scaricare sul più piccolo o sul più debole. Dobbiamo stare tutti insieme e tutti uniti. Con i sindaci determineremo anche le misure anti assembramento, che sono essenziali per continuare in sicurezza”.

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