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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Cuorgnè

Cuorgnè, da gennaio all'ospedale riapre il punto di primo intervento

Ma l'obiettivo è quello di un pronto soccorso a pieno regime

Il punto di primo intervento dell'ospedale di Cuorgnè tornerà attivo dal 9 gennaio.

Il cronoprogramma che porterà alla tanto auspicata attivazione del servizio, con l'obiettivo di giungere al più presto presto a una completa riapertura del pronto soccorso, è stato presentato ieri, giovedì 27 ottobre, dall'assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, dal presidente della Regione, Alberto Cirio, dal direttore generale dell'Asl To4, Stefano Scarpetta, alla presenza del vicepresidente canavesano della commissione Sanità, il leghista Andrea Cane.

Per i casi meno gravi

"Il Punto di primo intervento - ha spiegato Icardi - sarà attivo dalle 8 alle 20, presidiato nelle ore notturne, dalle 20 alle 8, dal Sistema 118. Sono previsti due ambulatori di visita, un medico e due infermieri, per il trattamento delle urgenze minori e una prima stabilizzazione del paziente complesso. Quando abbiamo dovuto chiudere il Pronto Soccorso, nel 2020, sappiamo di aver chiesto un sacrificio alla popolazione, ma l’emergenza pandemica non ci ha lasciato altra scelta". 

Va avanti Icardi: "Abbiamo comunque sempre lavorato per ridare alla cittadinanza questo importante servizio, nel frattempo rimasto chiuso a causa dell'impossibilità di reperire personale medico. In tutta l’Asl To4, mancano 172 medici rispetto alla dotazione organica, di questi 76 sono venuti meno dal 2019 ad oggi, e mancano 30 medici di medicina generale, nonostante le 75 procedure concorsuali attivate per il reperimento di medici e direttori di struttura".

Obiettivo: un pronto soccorso a pieno regime

"Vogliamo far sapere ai piemontesi che per noi non ci deve essere differenza fra chi vive in un paese di montagna o in centro a Torino - ha aggiunto il presidente Cirio - : tutti hanno diritto a un sistema sanitario ottimale. Per ora a Cuorgnè verranno trattati i casi meno gravi, mentre quelli più seri saranno dirottati a Torino o in altri ospedali locali. L'impegno però è quello di arrivare al più presto alla riapertura a pieno regime del pronto soccorso ". 

La reazione del Pd

Alla notizia, immediata la reazione del Pd:" Accogliamo positivamente l’annuncio - ha commentato il consigliere regionale Alberto Avetta - È un passo in avanti, una prima seppur parziale risposta ai bisogni dei canavesani e alle richieste degli amministratori, e il ‘poco’ è pur sempre meglio del ‘niente’. Un risultato, quello di oggi, che è merito solo della mobilitazione determinata degli amministratori locali a cominciare dalla sindaca di Cuorgnè. Altrimenti, dalla Giunta Cirio, non avremmo nemmeno avuto questo ‘poco’"

Avetta ha ricordato che era il settembre 2021 quando Cirio prometteva una soluzione rapida per la riapertura del Pronto soccorso : "A più di un anno di distanza il PS continua ad essere chiuso - ha aggiunto - causa carenza di personale medico. Ancora una volta abbiamo la prova che gli annunci di Cirio e di Icardi restano sempre tali".

E ha concluso: " Auspichiamo che il Punto di primo intervento sia una soluzione temporanea e che Cirio e Icardi ritornino nel Canavese quanto prima ad annunciare l’unica cosa che deve essere annunciata: nuove assunzioni e il potenziamento vero e concreto dei servizi sanitari dell’ospedale di Cuorgnè”.

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