Incarichi comunali al figlio, scoppia il caso Anna Martina in Sala Rossa

La settimana del sindaco Piero Fassino non si è aperta nel migliore dei modi. In prima pagina sui giornali e nei telegiornali nazionali è scoppiato il caso "incarichi senza gara d'appalto" del Comune di Torino. In particolare è uno il nome che circola e su cui si sono posati gli occhi: è quello di Anna Martina, persona molto vicina al sindaco del capoluogo piemontese e superdirigente oggi alla guida del settore Attività Internazionali. Sotto la gestione Chiamparino si occupava di Cultura.

IL CASO Anna Martina tra il 2008 e il 2009 ha affidato quattro incarichi pubblici alla Punto Rec Studio, una delle società più rinomate del settore dei servizi audio, ma la stessa - le si contesta - di cui è socio il figlio, Marco Barberis. Gli incarichi sono stati dati senza una gara d'appalto, come previsto per i lavori affidati dal Comune al di sotto dei 20 mila euro. Secondo Martina si sarebbe trattato solamente di un errore e non si sarebbe accorta che gli incarichi li aveva affidati alla società del figlio.

In realtà non le si contestano solo i quattro incarichi dati alla Punto Rec Studio, ma anche altri dati per le celebrazioni di Italia 150, in cui, in occasione della mostra "Fare gli italiani" alle ex Ogr, rientrava tra gli organizzatori Walter Barberis. Questo, oltre ad essere segretario dell'Einaudi, è anche marito di Anna Martina. E ancora: da un annetto con la superdirigente del Comune di Torino collabora Silvia Bertetto Giannone, dal 2011 sua nuora.

SINDACO FASSINO Il Sindaco di Torino non si tira indietro e promette di approfondire la questione se sarà necessario. Per il momento non risultano illegittimità, ma è probabile che quest'oggi il primo cittadino decida di prendere parola sull'argomento in Consiglio comunale. D'altronde proprio in Sala Rossa era iniziato tutto con le interpellanze del consigliere del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino.