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Giovedì, 25 Aprile 2024
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In Piemonte istituiti i veterinari sociali: anche gli animali di chi non ha soldi avranno un medico

Saranno aperti entro il giugno del 2023 sei ambulatori in tutta la Regione

I 260.000 piemontesi che sono a carico dei servizi sociali adesso avranno una possibilità in più per assistere i propri animali d'affezione: nascono in Piemonte gli ambulatori veterinari sociali. Si tratta di sei strutture su tutta la Regione che garantiranno prestazioni sanitarie gratuite a favore degli animali di chi non ha possibilità per pagarsi un veterinario privato. 

"Si tratta di un passaggio fondamentale", spiega l'assessora Chiara Caucino che ha la delega al Benessere degli Animali, "è il primo passo verso una vera e propria mutua per gli animali da affezione che conferma quanto il Piemonte sia avanti nella tutela dei più fragili". Il Piemonte è la prima regione in Italia che ha un assessorato dedicato ai nostri amici a quattro zampe. 

L'approvazione di questa novità è arrivata durante la seduta della Giunta regionale di oggi, venerdì 16 dicembre. Verranno costituiti sei ambulatori veterinari sociali, per quattro aree interaziendali, alle quali si aggiungono l’AslTo3 e l’AslTo4. Ogni area avrà una Asl capofila che gestirà il progetto. Si tratta di numeri importanti perché gli ambulatori serviranno le 260mila persone in carico ai servizi sociali, buona parte delle quali possiede un animale d’affezione. Gli ambulatori garantiranno le prestazioni di base e saranno operativi entro il 30 giugno del 2023. 

"I nostri animali sono un valore prezioso per ognuno di noi e ancor più per persone che vivono un disagio, ma proprio per questo è importante garantirne le condizioni di benessere", sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

"Gli obiettivi di questa misura sono molteplici: evitare gli abbandoni degli animali, magari perché non si hanno le risorse per curarli, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico per il sopraggiungere di una malattia al proprio animale ed evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà", spiega Caucino che poi conclude precisando che la Regione Piemonte punta a una vera e propria mutua degli animali. 

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