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Il Movimento 5 Stelle sull'Imu: "tassa iniqua"

Imu: approvata oggi l'aliquota del 5,57 per mille sulla prima casa e del 10,6 per mille per la seconda. Contrari i grillini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

Oggi l'amministrazione di Fassino ha dato il via libera definitivo alla spremitura totale dei torinesi, approvando aliquote IMU tra le più alte d'Italia: 5,75 per mille (quasi il massimo) sulla prima casa e 10,6 per mille (il massimo) sulla seconda. Respinte senza discussione le richieste del Movimento 5 Stelle, come le agevolazioni per chi ha un mutuo elevato o per le abitazioni in uso gratuito ai parenti fino al secondo grado.

L'IMU è una tassa iniqua, una patrimoniale sulle famiglie e sulle piccole imprese che pretende centinaia di euro da chi fatica ad arrivare a fine mese, esentando però partiti, sindacati, banche e potentati vari.

Ulteriore beffa per i torinesi è infatti l'accordo tra PD e PDL su una mozione e un ordine del giorno, votati da tutti tranne il Movimento 5 Stelle (SEL, in stato confusionale, ha votato prima contro e poi a favore). L'accordo abbassa l'IMU sugli appartamenti invenduti dei grandi immobiliaristi e chiede addirittura al governo di eliminarla del tutto: una misura che premia la cementificazione di Torino con migliaia di appartamenti vuoti, alla faccia degli slogan contro il consumo di suolo.

Se i costruttori non vogliono pagare l'IMU come tutti gli altri, la soluzione c'è già: diano questi appartamenti in affitto convenzionato, aiutando così le fasce più deboli a trovare casa!

 

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