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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tra i due litiganti, Cirio gode: è l'uomo forte di un centrodestra in cerca di un leader

Si è conquistato uno spazio gestendo la pandemia e colmando le lacune della sua Giunta

È indubbiamente l'uomo più forte del centrodestra piemontese, ma non sempre è stato così. Alberto Cirio la leadership della coalizione che lo sostiene in Regione l'ha conquistata sul campo, diventando un punto di riferimento -mediatico senza dubbi - per i piemontesi durante la pandemia da covid e colmando in prima persone le lacune di una Giunta regionale giudicata da molti un po' leggera. 

A tutto questo si deve aggiungere la crisi latente del centrodestra che prima ha perso le elezioni comunali di Torino presentando Paolo Damilano, un candidato civico che poi, a distanza di un anno, ha deciso di abbandonare la coalizione per spostarsi verso un'area politica più liberale. 

È con questi fatti che Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega devono fare i conti in vista delle regionali che si terranno nel 2024. Un ragionamento che però a oggi sembra non poter prescindere dall'uomo forte della coalizione, ovvero Alberto Cirio: "Io sto governando cercando di fare il meglio del mio lavoro, sono concentrato su quello che faccio e una valutazione complessiva si potrà fare solo fra un anno, anche all'indomani delle elezioni politiche", ha spiegato lo stesso presidente della Regione che poi ha aggiunto che a lui le liste che interessano sono quelle d'attesa della sanità e non quelle elettorali. 

Un cavallo di battaglia che il governatore utilizza spesso, soprattutto quando non vuole rispondere alle domande. Allora una prima risposta si può cercare nelle elezioni comunali che si sono appena tenute, Cirio infatti era candidato al consiglio comunale di Cravanzana dove è risultato il più eletto. 

"Il Comune era stato commissariato e c'era bisogno di unire", ha spiegato Cirio, "Cravanzana è un Comune simbolo dell'Alta Langa che riparte dopo mesi di commissariamento, aveva necessità di un federatore: io mi ritengo uno che unisce, lo faccio da tre anni ogni giorno. Lì c'era bisogno di unire e sono contento perché siamo riusciti a farlo e abbiamo vinto".

Ed è così che torniamo al punto di partenza: Cirio leader del centrodestra, uomo che unisce una coalizione che vive un momento di travaglio e che potrebbe essere il garante di un cartello elettorale che nel 2024 avrà pesì differenti tra forze politiche che attualmente lo compongono. E dunque tra i due litiganti - Fratelli d'Italia e Lega -, Cirio gode: è l'uomo forte di un centrodestra in cerca di un leader.

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