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Dalla Regione 400mila euro alle mamme contro gli aborti. "Campagna popolazionista neofascista"

Il fondo è stato voluto da Maurizio Marrone, assessore alle politiche sociali

"In Piemonte potranno nascere 100 bambini in più, che altrimenti non sarebbero venuti al mondo a causa dei problemi economici delle loro madri", a dirlo è Maurizio Marrone, assessore alle politiche sociali della Regione Piemonte, che presenta così il fondo 'Vita nascente' voluto per sostenere le madri fragili economicamente. 

In totale verranno stanziati 400mila euro che saranno assegnati ad associazioni piemontesi accreditate presso le ASL in seguito a progetti specifici. In totale le associazioni accreditate in Piemonte sono 23, di queste 10 a Torino. "Abbiamo deciso di dare finalmente applicazione ad una misura prevista dalla legge nazionale 194, ma fino a ora mai applicata in Piemonte", ha spiegato Marrone. 

"Il nostro obiettivo è garantire il vero diritto di scelta della donna, che può anche essere la scelta della vita, intervenendo a sostegno delle donne in situazioni di fragilità sociale. I progetti, finalizzati al superamento delle cause che potrebbero indurre all'interruzione di gravidanza, potranno essere presentati dalle realtà e associazioni accreditate presso le ASL, che dopo aver predisposto un programma dettagliato delle attività, dovranno poi rendicontare le spese sostenute". I fondi destinati a questo progetto saranno esterni al bilancio del welfare regionale. 

Le reazioni

Non si è fatta attendere la reazione delle opposizioni in consiglio regionale che hanno visto nella scelta dell'assessore regionale un passaggio di quella che viene definita una "campagna popolazionista" a sostegno alle associazioni pro vita. "Non bastava fare entrare le associazioni pro-vita nei consultori e organizzare spazi all'interno di Asl e ospedali, non bastava disapplicare le linee guide del Ministero sulla somministrazione di Ru486 anche in consultorio; ora Marrone annuncia 400 mila euro per il Fondo 'Vita nascente' dedicato a progetti di 'tutela materno infantile' promossi da quelle stesse associazioni che definiscono l’aborto prima causa di femminicidio", commenta il consigliere regionale di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi. 

"Siamo in piena campagna popolazionista neofascista", continua poi, "con due mani tese a soggetti che praticano forme di pressione e terrorismo psicologico sulle donne che scelgono l’interruzione di gravidanza". Per poi promettere: "fermeremo un bilancio che taglia assegni di cura e borse di studio e include il sostegno alle associazioni pro vita".

"L’Assessore Marrone continua a portare avanti una becera propaganda sul corpo delle donne nel silenzio più assoluto dei colleghi di Giunta, che dovrebbero invece chiedere maggiori risorse per il potenziamento dei Consultori e dei servizi dedicati alla salute della donna, oltre che per implementare le misure messe in campo a livello nazionale per sostenere le neo-mamme", commenta Sarah Disabato, capogruppo regionale M5S Piemonte, "In un contesto in cui vengono tagliati 5 milioni di euro sui capitoli destinati al welfare riteniamo inaccettabile questo emendamento dal contenuto ideologico e moralista, volto ad affidare le donne non nelle mani di strutture adeguate con personale qualificato, ma di associazioni spesso promulgatrici di messaggi criminalizzanti nei confronti di chi sceglie di esercitare liberamente il diritto all’aborto".

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