Appendino: "Impensabile in futuro un uso esclusivo dell'auto. Dovremo usare di più la bicicletta"
I lavori in programma in città
“E' impensabile che d'ora in poi tutti utilizzino l'auto privata. Questa emergenza ci porterà ulteriormente a cambiare la nostra mentalità e le nostre abitudini. Con le nuove regole, la Città non sarà in grado di sopportare mezzi di trasporto con capienze ridotte e un ulteriore incremento dell’utilizzo dell’auto. E' giusto che i Torinesi lo sappiano".
Chiara Appendino fa subito chiarezza su quello che aspetterà ai Torinesi in questi mesi di emergenza Coronavirus in termini di mobilità sostenibile.
"Gli spostamenti non potranno essere fatti solamente in auto - continua Appendino - Dobbiamo iniziare a pensare agli spostamenti mediante la mobilità dolce”.
L'assessore Maria Lapietra, nella conferenza odierna è entrata ancora di più nel merito dei provvedimenti che verranno attuati nelle prossime settimane e fino al termine dell'estate.
Dove verrà ampliata l'attuale rete ciclabile, che si attesta sui 200 km, con altri 50 km di controviali condivisi con limite di velocità di 20 km/h; di 35 km di controviali e vie con piste ciclabili annesse; di 10 km di "bike lane".
Gli interventi in programma
"La priorità sarà la pista ciclabile", tiene a precisare il duo Appendino-Lapietra. Come? Con la realizzazione dei nuovi controviali in corso Francia (giugno 2020) e in corso Vittorio Emanuele II, tra la stazione di Porta Nuova ed il fiume Po (giugno 2020); della pista ciclabile di corso Lecce (entro luglio 2020); degli interventi strutturali in piazza Rivoli, Piazza Bernini (giugno 2020), via Nizza, piazza Statuto (luglio 2020), corso Marche/strada Antica di Collegno (settembre 2020); del percorso ciclabile protetto di piazza Rivoli e dello scivolo ciclabile in piazza Bernini per avere accesso al controviale (giugno 2020); della fine dei lavori e messa in esercizio dell'intersezione ciclabile tra via Nizza e corso Sommeiller, con completamento dell'asse da Porta Nuova a piazza Carducci (luglio 2020), della pista ciclalbile tr avia Nizza e piazza Carducci e via Biglieri (entro ottobre 2020, realizzata da privati), del percorso ciclabile protetto per permettere l’attraversamento est-ovest in bicicletta in sicurezza di Piazza Statuto e della casa avanzata su piazza Statuto angolo corso San Martino (estate 2020); collegamento verso Collegno e con la rete dei comuni dell’Ovest dell’area Metropolitana di Torino, tramite messa in sicurezza di importanti intersezioni cittadine, tra cui corso Marche e strada Antica di Collegno (entro ottobre 2020).
Nuove aree di sosta sharing
Saranno inoltre realizzate, entro l'estate, le aree di sosta per i mezzi di mobilita? in sharing, biciclette, biciclette elettriche, monopattini e scooter, con 100 postazioni all’interno della Ztl e altre 300 "nelle zone dove le stesse aziende fornitrici dei servizi di sharing hanno riscontrato una notevole richiesta da parte dell'utenza", precisa ancora Lapietra.
Scuole "car free"
Entro settembre, inoltre, proseguiranno gli interventi per le scuole “car free”, per favorire accesso e uscita in sicurezza degli alunni realizzati di concerto con le Cirscoscrizioni ed i plessi scolastici, lungo i controviali a 20 km/h e nei quartieri. Si inizierà dal controviale di corso Francia, dove è presente la scuola primaria "Martin Luther King" e la scuola dell'Infanzia "Elena d’Aosta" (entro luglio 2020) e successivamente a San Salvario e Vanchiglia (entro settembre 2020).
Pericolo ingorghi, polemiche con le Circoscrizioni e costi delle opere
Partiamo dagli ultimi, che dovrebbero attestarsi sui 2,5 milioni di euro. Con Appendino e Lapietra che hanno precisato come "più di un milione di euro sono già pronti per essere spesi. La parte rimanente sarà figlia delle volontà del Governo e della Regione. Speriamo caldamente che nessuno torni indietro sulle proprie decisioni, specie il Governo sulle bike lane".
Capitolo ingorghi. In tanti già ora temono traffico ingolfato nei controviali, dove le bici potranno svoltare a sinistra ed avendo priorità potranno rallentare ulteriormente il flusso veicolare. Così come nelle arterie centrali, che saranno prese d'assalto dalle auto.
"Lo ribadiamo. Dobbiamo ripensare agli spostamenti. L'emergenza Coronavirus ci ha portato a cambiare la nostra vita. E cambierà anche le abitudini a livello di mobilità".
Infine il capitolo legato alla polemica con le Circoscrizioni, a loro detta non coinvolte in questo processo di rivoluzione della mobilità:
"Il Biciplan parte nel 2013 - commenta Lapietra - prima del nostro arrivo. Come amministrazione a 5 Stelle abbiamo accelerato il percorso. Ora, viste le necessità legate a questi due mesi, i cittadini stanno tornando a vivere le strade a piedi o in bici. E dobbiamo dare loro delle risposte concrete. Circoscrizioni non coinvolte? Non è vero. Sono quattro anni che interloquiamo con loro. E in questi quattro anni abbiamo raccolto le loro istanze e le loro esigenze. E dico questo perché il Biciplan è stato approvato dalla Consulta della Mobilità Ciclabile e dalle Circoscrizioni".