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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Torino e il Piemonte al centro dei settori dell’automotive e dell’aerospazio: i progetti

"I progetti rappresentano la chiave di volta per il Piemonte per tornare a essere protagonista in Italia e non solo" ha detto Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo delle Attività produttive Regione Piemonte

Il 1 luglio 2021 è stato presentato, in Regione Piemonte, Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) dell’Area di Sviluppo complessa di Torino e lo stato di avanzamento lavori dei progetti Manufacturing Technology and Competence Center (MTCC) e Città dell’Aerospazio. Nel corso della conferenza stampa sono stati illustrati gli obiettivi principali del PRRI, con la promozione del rilancio di due settori strategici per il territorio (l’Automotive e l’Aerospazio), e le modalità con cui è stato elaborato (che hanno visto un approccio partecipato con diversi attori presenti sul territorio).

Per raggiungere gli obiettivi dichiarati il PRRI prevede i seguenti strumenti: la creazione di un Polo di eccellenza per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore automotive e di un Polo di eccellenza per la ricerca l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore aerospazio. La Riqualificazione delle competenze, tramite l’Offerta formativa ordinamentale da parte di Atenei, ITS, Scuola secondaria superiore. Formazione professionale per occupati/disoccupati. Misure a sostegno della filiera produttiva, sia riguardo agli investimenti produttivi che alle attività di R&I”, specificano dalla Regione aggiungendo le cifre relative agli stanziamenti: “Per sostenere gli investimenti produttivi il Mise ha stanziato 50 M€ per l’attuazione di un bando sullo strumento della L.181/89. Tale Bando sarà tarato sulle esigenze del sistema produttivo e degli obiettivi del PRRI. In ambito RS&I la Regione ha invece previsto 50 M€ per sostenere progetti collaborativi in R&S, per supportate la crescita delle start up, per sostenere grandi progetti di investimento sia in ambito produttivo che in ambito di ricerca e trasferimento tecnologico e altri 10 M€ destinati a strumenti di supporto alla formazione e riqualificazione delle competenze".
  
“Con questi progetti abbiamo dato corpo a una filiera in cui didattica, ricerca e imprese sono naturalmente collegate. Questi tre progetti rappresentano la chiave di volta per il Piemonte per tornare a essere protagonista in Italia e non solo. L’innovazione è il fulcro del futuro dell’economia, se non innoviamo siamo destinati a non essere competitivi. Dobbiamo ringraziare il mondo dell’impresa perché nel momento della difficoltà legata alla Pandemia non ha gettato la spugna, ma ha continuato a produrre e a innovare e con questo percorso possiamo fare insieme un grande gioco di squadra. Le risorse sono importanti e dando seguito a una promessa del Presidente Cirio che lo scorso anno disse metteremo risorse pari a quelle dello Stato in questi progetti, a fronte di 50 milioni del Mise, noi ne investiamo 60, perché ne va del nostro futuro”, sostiene Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo delle Attività produttive Regione Piemonte. “Se il Piemonte è terra di eccellenze, Torino è sinonimo di automotive e aerospazio: un appello al Ministro affinché diventi il coordinatore di uno sviluppo ragionato dei territori senza trascurare in alcun modo peculiarità e potenzialità aggiudicando al Piemonte l'insediamento della Gigafactory”, aggiunge Elena Chiorino, assessore al Lavoro e Formazione Professionale della Regione Piemonte.

MTCC e Città dell’Aerospazio progetti per il futuro di Torino-2

“Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo traguardo nato nel 2017 con la collaborazione di tutto il territorio che ha lavorato coeso per il progetto di riconversione e di riqualificazione industriale puntando sui due settori strategici che consentiranno il vero rilancio dell'area industriale della nostra Città. Sono convinto che questo risultato potrà cambiare il futuro di Torino creando nuove competenze e posizionando la Città al centro del settore innovazione”, osserva Alberto Sacco, assessore alle Attività Produttive del Comune diTorino.

“Il Prri è un investimento fondamentale per la Torino di domani: si realizzerà il luogo dove grandi imprese, pmi, start-up, mondo della ricerca, università e investitori potranno dialogare quotidianamente, attrarre risorse e competenze, crescere in innovazione e competitività e, non ultimo, creare lavoro – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Per questo l’ente camerale torinese ha voluto garantire un investimento pari a 5 milioni di euro per sostenere concretamente la nascita di questa realtà che diventerà il cuore della manifattura avanzata torinese del futuro”.
  
“L’Unione Industriale ha creduto nel progetto del MTCC fin dalle prime fasi, sia nella sua declinazione smart mobility, sia in quella aerospaziale – dice Alberto Dal Poz, Vice Presidente Unione Industriale di Torino- . L’ambizione condivisa di attori pubblici e privati è farne un luogo dove si crea innovazione, si formano le competenze, si moltiplicano le collaborazioni tra ricerca, imprese e capitale umano. Le aziende avranno la possibilità di insediare attività di sperimentazione e prototipazione e di toccare con mano le potenzialità di tecnologie innovative applicate alle nuove esigenze della mobilità e del trasporto aereo. Per Torino e per il Piemonte costituirà non solo un polo di eccellenza, ma anche un fattore strategico per attrarre nuove imprese e investimenti sul territorio”.
  
“Il pacchetto di iniziative che viene presentato, costituisce uno sforzo importante per mantenere Torino e il Piemonte al centro dei settori dell’automotive e dell’aerospazio. Si tratta, in particolare, di iniziative strategiche per accrescere la capacità tecnologica e la competitività delle nostre imprese che devono adeguarsi alla veloce riconversione in atto. Quanto accade oggi, inoltre, è l’espressione della possibilità di agire concretamente e in modo sinergico per il territorio, perseguendo obiettivi comuni, superando steccati e divisioni che non hanno ragione d’essere. La strada da fare è ancora molto lunga: auspico quindi che l’esempio di oggi possa continuare e svilupparsi ulteriormente”, commenta Corrado Alberto, Presidente Api Torino.

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“Il Polo Nazionale sulla mobilità sostenibile e la manifattura, parte importante del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) dell’Area di Crisi industriale complessa di Torino, rappresenta, insieme all’Hub Aerospazio, il futuro di un territorio che non deve avere confini geografici e che deve poter esprimere in modo sistemico le proprie eccellenze tecnologiche. Un ruolo strategico in questo ambito lo ricoprono il Competence Industry Manufacturing 4.0 se parliamo di trasferimento tecnologico e supporto alla digitalizzazione delle imprese, Politecnico e Università se facciamo riferimento alla ricerca e al capitale della conoscenza. Un modello che funziona se si lavora in modo sinergico puntando alla competitività globale” ha dichiarato Luca Iuliano, Presidente del CIM4.

“Dallo scorso mese di maggio 2020 il numero delle PMi iscritte al DAP Distretto Aerospaziale Piemonte è aumentato del 35% e dovrebbero raddoppiare entro la metà del 2022, in ragione dei nuovi scenari regionali e nazionali che vedono protagonista il settore dell’aerospazio. Il DAP si configura come elemento di collegamento tra le Istituzioni, il Politecnico, l’Università, i centri di ricerca, le grandi e piccole imprese e le associazioni di categoria. Di recente il DAP ha stabilito la sua sede in corso Marche, nell'ambito di una convenzione con Finpiemonte Partecipazioni, per essere nel cuore della costruenda Città dell'Aerospazio e svolgere una funzione di aggregazione tra i vari attori coinvolti nel progetto”, ha concluso Fulvia Quagliotti Presidente DAP.

I commenti dei Rettori di Politecnico e Università di Torino

Guido Saracco, Rettore Politecnico di Torino: “Con MTTC e Città dell’Aerospazio vogliamo proporre un modello di innovazione unico per il nostro territorio: creare nel concreto delle realtà che mettano a sistema formazione, ricerca e servizi alle imprese, dalle PMI alle grandi aziende, costituisce un’opportunità per la città di Torino, per il Piemonte e per il nostro Paese, che oggi non può prescindere dall’individuare modelli innovativi di sviluppo tecnologico, che traggono grande vantaggio proprio dalla compresenza di tutti questi fattori. Favorire i processi di transizione ecologica e digitale nei settori della mobilità sostenibile pubblica e privata, la competitività dell'industria dell'Automotive e lo sviluppo di nuove tecnologie nel settore Aerospace sono obiettivi imprescindibili per il nostro Paese, ai quali il nostro Ateneo potrà contribuire fattivamente con le attività dei due Poli”. 

Stefano Geuna, Rettore Università di Torino: “UniTo ha creduto dal primo momento nella realizzazione del Competence Center e ha investito con convinzione sull'area Mirafiori. Con l’idea di potenziare la connessione con le imprese abbiamo deciso di ricollocare in quell’area l’hub di ricerca applicata “Cave3d” e altre risorse tecnologie per un valore di oltre un milione e mezzo. In questo modo UniTo ha inteso portare il suo expertise di ricerca avanzata il più vicino possibile alle piccole e medie imprese, affinché l’integrazione tra sapere e sviluppo sia più accessibile anche a qui soggetti imprenditoriali che si rapportano con maggiori difficoltà ai processi d’innovazione. Anche grazie ai voucher di Camera di Commercio e di Regione Piemonte, che promuovono queste politiche di potenziamento del sistema produttivo. Dunque i poli d’innovazione di Mirafiori e di corso Marche per l’industria 4.0 costituiscono un altro tassello fondamentale per la strategia di sviluppo di Torino e del Piemonte nei prossimi anni, insieme ad altri progetti di trasformazione come il Parco della Salute e la Città delle Scienze di Grugliasco. L’attuale significativo investimento del governo sulle aree di crisi è un fatto molto positivo che ci consentirà di proseguire sulla strada della stretta e fattiva collaborazione con le istituzioni e gli stakeholder del territorio con l’intento di favorire una sempre più strutturata interazione tra enti di ricerca e settori produttivi”. 
 

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