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“Giro di vite contro i vandali”, annuncia il sindaco di Giaveno: cosa è vietato e quali sono le sanzioni

Ordinanza per contrastare atti vandalici che danneggiano il patrimonio pubblico e la proprietà privata. Previsti maggiori controlli anche sul disturbo acustico

Per contrastare gli atti che creano disagio alla comunità, come graffiti, scritte, disegni sui muri e panchine divelte, il sindaco di Giaveno ha predisposto un’ordinanza che entrerà in vigore in questi giorni e prevede precise sanzioni. Il primo cittadino Carlo Giacone spiega: “Garantire sicurezza ai cittadini significa anche tutelare il rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità dei centri urbani.  Ci auguriamo che educazione e buon senso prevalgano, che il messaggio venga recepito prima di dover comminare sanzioni”.

Una decisione presa perché i danneggiamenti e gli atti di pochi influiscono sulla qualità della vita urbana di tutta la cittadinanza. Nell’ordinanza si indicano come vietate, su tutto il territorio comunale, tutte le attività quali graffiti o scritte sui muri degli edifici pubblici e privati, dei monumenti, dei beni della città; danneggiamenti o atti vandalici su beni pubblici o privati e “sono vietati tutti gli atti che deturpano la città e ne offendono la bellezza”. Vengono stabilite sanzioni pecuniarie da 25 a 500 euro e vi è la possibilità di applicare la sanzione accessoria, ovvero l’obbligo di ripristinare quanto danneggiato a proprie spese. “Speriamo così di dare uno stop a troppi cattivi comportamenti che nell’ultimo periodo hanno penalizzato l’immagine della nostra città. Non si possono spendere energie per abbellire e promuovere Giaveno e poi vederla ridotta male per alcuni sciocchi che non sanno come impiegare il loro tempo”, commenta ancora Giacone.

A proposito dei comportamenti scorretti, il primo cittadino annuncia: “Aumenteranno anche i controlli, in orari serali e notturni, per vanificare un altro aspetto di maleducazione: mi riferisco al disturbo della quiete pubblica da parte di auto e motorini, che in alcune occasioni arreca davvero molto fastidio impedendo di dormire. Ci sono state segnalate delle zone in cui il fenomeno è più accentuato, e anche questo non è più tollerabile”. 

Qui il pezzo dell’ordinanza con il dispositivo:

1.    Sono vietate in tutto il territorio comunale le attività ed i comportamenti, che sono fonti e causa di fatti e situazioni quali: graffiti o scritte sui muri degli edifici pubblici e privati, dei monumenti e dei manufatti e dei beni strumentali al servizio della città, danneggiamenti ed atti vandalici su beni privati o pubblici (quali, a mero titolo esemplificativo, cabine, verde pubblico, panchine, targhe e segnaletica, manufatti, facciate di palazzi pubblici o privati, arredo urbano, veicoli, monumenti) e sono vietati tutti gli atti che deturpano la città e ne offendono la bellezza, con grave lesione del bene della sicurezza urbana sostanziato dal diritto proprio, di ogni appartenente alla comunità, di poter godere di un contesto urbano, dei propri beni e di quelli pubblici, che siano integri e perfettamente idonei all’uso per il quale sono stati progettati e realizzati.

2.    Ferme restando le eventuali conseguenze di tali condotte se rilevanti sotto il profilo penale od amministrativo, le violazioni della presente ordinanza, qualora il fatto illecito non sia già punito da altra norma di legge, comportano nei confronti dei soggetti responsabili: 

a) l’applicazione di una sanzione pecuniaria da euro 25,00 ad euro 500,00 a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria e con le modalità stabilite dalla legge 24/11/1981, n. 689;

b) l’applicazione della sanzione accessoria dell’obbligo di provvedere da parte dei responsabili al ripristino a proprie spese del danno causato. L’eventuale inosservanza dell’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi comporterà a carico del trasgressore l’addebito delle spese all’uopo sostenute dall’Amministrazione Comunale.
 

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