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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Politica

"Non ci sono i presupposti per andare avanti": il sindaco di Pianezza, Roberto Signoriello, si è dimesso

Ora un anno di commissariamento

Sei mesi e tre giorni. Tanto è durato il periodo da sindaco di Pianezza di Roberto Signoriello

Eletto il 4 ottobre 2021, con il 65.34% delle preferenze, era alla guida della lista civica di centrodestra "Insieme per Pianezza". 

Oggi, giovedì 7 aprile 2022, le dimissioni, definite "irrevocabili". L'annuncio attraverso una lunga lettera, già diffusa attraverso i social:

Dimissioni figlie della difficile coesione tra Signoriello e l'ex sindaco, attuale vicesindaco, Antonio Castello. Ma non solo. 

"Purtroppo non ci sono le condizioni politiche per proseguire. Lo sto pagando con la mia salute e la serenità della mia famiglia. Sono molto amareggiato. Mi dimetto perché ritengo che non ci siano più le condizioni politiche per proseguire con serenità il mio mandato. E preciso subito che si tratta di una decisione irrevocabile.

Lascio l’incarico di Sindaco dopo avere portato a termine l’approvazione del Bilancio, un atto indispensabile per la città di Pianezza, e con la consapevolezza che ci sono ormai tutte le condizioni per mettere a punto i progetti del Pnrr; infatti per alcuni di essi con prospettiva triennale abbiamo la certezza del finanziamento".

Signoriello avrebbe venti giorni per cambiare idea. Ma è determinato: "La legge stabilisce che rimarrò in carica ancora per 20 giorni, dopo di che tornerò in azienda a svolgere la mia professione di consulente direzionale. Tanti penseranno che sono arrivato a questa decisione in troppo poco tempo, questo lo capisco, ma la mia esperienza professionale mi insegna che è inutile rinviare le decisioni, quando si ha la consapevolezza che non ci sono più i presupposti per andare avanti. Pensavo che essere un buon manager, un tecnico avrebbe potuto portare delle migliorie nel buon governo della nostra città ed essere il valore aggiunto per la squadra di governo. Ma in politica ci sono logiche diverse che non mi appartengono. Mi sono trovato a gestire situazioni pregresse scontrandomi con pregiudizi partitici e personali, con conseguenti spaccature che inevitabilmente si riversano nel dibattito politico della città e sul funzionamento della giunta".

Il "quasi ex" sindaco spiega come avrebbe "potuto tirare a campare, cercare compromessi di comodo, ma io non sono così. Non ho mai voluto e mai vorrò esercitare il potere a ogni costo: queste dimissioni ne sono una prova. Sono una persona che ama la propria città, che ama le persone che la vivono, ma purtroppo con tanto dispiacere ho capito che non ci sono i presupposti per effettuare il cambiamento di cui la città ha bisogno. Eppure, oggi c’è più che mai necessità di pace e serenità".

Poi le scuse ai pianezzesi: "Soprattutto con coloro che in questo periodo hanno riposto in me la loro fiducia. Purtroppo so che questa mia decisione li deluderà, ma credetemi per me è stata una scelta sofferta, che sta compromettendo seriamente la mia salute e l’equilibrio di tutta la mia famiglia. Ringrazio coloro che mi hanno sostenuto e che in moltissime occasioni hanno cercato di convincermi ad andare avanti. Ringrazio tutti i cittadini, tutti i sindaci dei comuni limitrofi e le associazioni, nessuna esclusa, che ho avuto l’onore di conoscere e che ho cercato di integrare e valorizzare il più possibile, basandomi sul valore sociale e non sull’appartenenza politica, vera o presunta. Ringrazio tutti i consiglieri, i dipendenti comunali, i funzionari, tutte le persone altamente qualificate che mi hanno sostenuto per quanto possibile e che mi sarebbe piaciuto poter guidare in modo positivo e costruttivo verso una città migliore".

Pianezza, ora, verrà commissariata per un anno: non potrà andare ad elezioni a giugno. E, alla prossima tornata, voterà con il doppio turno, essendo ormai una città, dati Istat alla mano, che supera i 15mila abitanti. 

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