Il consiglio comunale di Rivoli nella seduta del 27 novembre ha approvato a larga maggioranza la mozione presentata dal Consigliere Davide Antista del Movimento 5 Stelle. E' stato assunto l'impegno di intitolare alla CARTA DI CHIVASSO un luogo pubblico della città. Anche se sono passati 70 anni da quel 19 dicembre del 1943 in cui durante un convegno clandestino organizzato da esponenti della Resistenza delle valli alpine ( i Valdostani notaio Émile Chanoux, che pochi mesi dopo morirà nel carcere fascista, e Ernest Page, mentre Federico Chabod aveva inviato un suo documento e Lino Binel non era potuto venire perché in carcere; per le valli valdesi erano presenti Osvaldo Coïsson e Gustavo Malan, Giorgio Peyronel e Mario Alberto Rollier, ).

Iil messaggio della Carta di Chivasso continua ad essere attuale nei suoi contenuti. Il documento nacque dal desiderio di un gruppo di uomini che avevano a cuore il futuro del paese, che doveva essere organizzato su nuove basi dopo la dittatura, in cui il centralismo statale era tutt'uno con il dispotismo fascista e la lotta per e autonomie locali era anche una battaglia contro il fascismo. Non fu un caso che tutti coloro che firmarono o collaborarono a scrivere la Carta di Chivasso provenissero dalla cospirazione antifascista e alcuni di loro avessero frequenti contatti clandestini con un gruppo di fuoriusciti provenienti da Ventotene, tra i quali Altiero Spinelli, padre del progetto di unificazione europea La "Carta di Chivasso", sottolinea la necessità di uno Stato repubblicano, su base regionale, in cui le zone alpine abbiano carattere di circoscrizioni cantonali, politicamente autonome con rappresentanze a livello di assemblee regionali; in particolare l'autonomia dovrebbe trovare attuazione nel diritto al bilinguismo amministrativo e scolastico.