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Torino, il Comune ha un piano contro gli schiamazzi notturni: per evitare nuove cause da mala movida

Sono state varate le linee guida contro il rumore notturno nelle aree della movida. Adesso inizierà il confronto con le parti in causa

Il Piano che dovrà regolamentare il governo della notte a Torino ancora non c'è, ma la Giunta comunale ha varato le sue linee guida. Un passo avanti per tentare di risolvere il problema della mala movida in alcune zone della città quando ormai siamo alle porte della stagione estiva. Le linee guida adesso saranno illustrate dall'amministrazione comunale ai soggetti interessati. 

Il primo confronto è previsto per oggi - martedì 16 maggio - ed è in programma con le associazioni di categoria dei commercianti. L'obiettivo del Comune è quello di mettere in campo azioni volte a ridurre il rumore frutto della movida. Questo anche in seguito a una sentenza del Tribunale di Torino che ha condannato la Città a risarcire alcuni residenti che avevano citato in giudizio l'amministrazione a causa della mala movida. 

Il Tribunale nella sentenza - che è stata parzialmente riformata dalla Corte d’Appello e che attualmente è al vaglio della Corte di Cassazione - chiedeva provvedimenti urgenti per far cessare "le immissioni rumorose superiori alla normale tollerabilità". La Città dunque con l'approvazione delle linee guida che porteranno al Piano di governo della notte sta dimostrando di agire per contrastare i fenomeni che potrebbero portarla nuovamente in sede di giudizio. 

Tra le azioni previste per ridurre il rumore e il disturbo c'è l'installazione di totem fonometrici che consentano agli esercenti di monitorare la soglia di decibel superiore ad un livello di normale tollerabilità, di insegne luminose che avvisino i clienti dell’imminente chiusura del locale, di variazioni del cromatismo dell’illuminazione pubblica anche in risposta all’andamento nel tempo dei livelli di rumorosità ambientale, dell'utilizzo di elementi mutuati dai giochi e di grafiche accattivanti per diffondere messaggi positivi e stimolare i giovani frequentatori della vita notturna a comportamenti più coscienziosi. 

Inoltre sono previste campagne di comunicazione sul tema dell’inquinamento acustico e la consapevolezza della responsabilità di ognuno e l'individuazione di nuovi modelli di business per i soggetti economici delle aree interessate che - si legge nella nota diffusa dal Comune - "valorizzino, come azione di responsabilità sociale delle imprese, il contributo al miglioramento della qualità acustica attraverso l'adozione di comportamenti più consapevoli".

"Ci troviamo a varare un atto di indirizzo che è stato condiviso qualche settimana fa con il Ministro Piantedosi e che, nella sua complessità, affronta il tema della riduzione del rumore e punta a nuove risorse per videosorveglianza e potenziamento dell’illuminazione", spiega Gianna Pentenero, assessora alla Sicurezza del Comune di Torino, "Dobbiamo pensare a una sorta di piano regolatore del tempo notturno, che scriveremo grazie al contributo e alla partecipazione di tutti i soggetti interessati".


 

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