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Usi e abusi dei permessi di sosta riservati ai disabili

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

L’uso improprio dei permessi per la sosta assegnati ai disabili e il proliferare di aree di sosta riservate ad personam (stalli), sono stati gli argomenti trattati questa mattina nella seduta congiunta della IV e II Commissione. L’oggetto della discussione è scaturito dalla mozione presentata dal Capogruppo Ferdinando Berthier di Torino Libera.

Nella mozione si chiede espressamente di avviare una verifica capillare sui permessi, perché troppo spesso gli stessi vengono utilizzati spesso impropriamente non dal titolare. Perché l’Amministrazione non fa un controllo incrociato con l’anagrafe annualmente, per appurare se il titolare del permesso non abbia i requisiti necessari?

Controlli che dovrebbero essere riservati anche agli stalli per disabili, ce ne sono troppi, ben 2.700 personalizzati (tra l’altro hanno un costo non indifferente per la Pubblica Amministrazione) e si dovrebbe accertare da chi vengano occupati e l’effettiva necessità. Anche in questo caso, l’Amministrazione dovrebbe cambiare il criterio autorizzativo: non fa testo se il disabile possegga o meno un box, o se lo stesso utilizzi l’auto 10 volte al mese per visite mediche. Potrebbe essere titolare di un box inaccessibile. E ancora chi verifica e in che modo  e se l’auto non venga utilizzata per usi diversi dalle visite mediche? Due criteri di valutazione che andrebbero rivisti ed anacronistici.

E i numeri delle violazioni snocciolate dal Comandante della Polizia Municipale sono significativi: nel 2011 sono state elevati 835 verbali per utilizzo improprio del contrassegno disabili, dopo le verifiche d’ufficio sono stati ritirati 41 permessi e 6 per decesso del titolare e nel solo primo trimestre del 2012 sono oltre 2400 le violazioni.

Sono numeri che dimostrano quanto il malcostume dell’uso improprio sia alquanto diffuso e ci sia bisogno di un’intensificazione dei controlli sul territorio cittadino e soprattutto un monitoraggio sui contrassegni. Impegni che il Comandante della Polizia Municipale, durante la Commissione, ha deciso di assumere per vigilare maggiormente sulle irregolarità.

La mozione è stata liberata per l’Aula con un emendamento. Nel testo si evidenziava che al momento del decesso del disabile, venisse in tempi utili richiesta la riconsegna del permesso. Una richiesta, che secondo qualcuno, avrebbe potuto urtare la sensibilità dei familiari del congiunto. Si pensi che è prassi dopo un decesso, ricevere comunicazioni per le utenze, dagli istituti bancari e altro. E poi ci domandiamo come mai si scoprano falsi invalidi e parentele, che percepiscono ancora una pensione da anni…senza averne diritto!

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