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La siccità non si attenua, Torino una delle città più colpite: maggio più caldo dal 1754

Pesantissimo il deficit di portata dei fiumi

Continua a essere drammatica la situazione idrica in Piemonte e Torino resta una delle città più colpite dall'eccezionale anomalia caldo-secca degli ultimi mesi. Secondo l'analisi statistica realizzata dai ricercatori della Società Meteorologica Italiana - Nimbus su dati di Arpa Piemonte, il semestre dicembre 2021 - maggio 2022 è di fatto il più secco addirittura da inizio rilevazioni (1802), con solo 94.2 millimetri di pioggia caduti negli ultimi sei mesi, pari ad un quarto del normale.

Nei primi quattro mesi dell'anno manca il 67% delle precipitazioni e i grandi invasi si sono riempiti solo al 26% della loro capacità massima. Pesantissimo il deficit di portata dei fiumi: a fine aprile oltre il -80% per il Po, alla sezione di chiusura del bacino piemontese. Non era mai accaduto che una siccità così intensa si spingesse fino al punto di coinvolgere tutta la primavera, stagione di norma molto piovosa, penalizzando la ricarica di corpi idrici e falde a poche settimane dall'estate, interferendo in maniera più significativa con lo sviluppo della vegetazione spontanea e coltivata. 

I dati sono allarmanti. Il mese di maggio 2022 è stato, tra l'altro, il più caldo addirittura dal 1754, a pari merito con il maggio 2009, con un'anomalia positiva di ben +2.5°C rispetto alla media del trentennio 1991-2020 e praticamente uguale a quella che era la temperatura media di giugno nel trentennio 1961-1990. 

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