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Emergenza idrica in Piemonte, a inizio luglio i fiumi sono già in secca

Anche il Po a Torino

Ai primi di luglio, in Piemonte è già allarme per i fiumi in secca. Portate d'acqua in calo in alte percentuali e carenza idrica su diverse zone del distretto padano. 

Nel primi sei mesi del 2021, la nostra regione registra un deficit di piogge del 7,3% rispetto alla media storica del periodo: sono particolarmente critiche le situazioni per il Pellice (-32%), la Dora Riparia (-29,5%) e l'alto Po (-28,8%). A dare il colpo di grazia il mese di giugno durante il quale si sono registrate temperature fino a 3 gradi superiori alla media degli scorsi 20 anni: -6,8% di piogge in media in tutto il Piemonte, con precipitazioni addirittura dimezzata su alcun settori orientali.

Siccità anche a Torino 

In Piemonte sono diverse le zone maggiormente colpite da siccità: il Biellese, l’Astigiano e tutto il Cuneese, oltre alla città di Torino. Qui a giugno, la portata del Po, nel tratto di San Sebastiano è stata addirittura inferiore del 71%. Sempre in città, il deflusso mensile del fiume è stato calcolato in 155 milioni di metri cubi, contro i 414 milioni della media.

Il rapporto di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) evidenzia come il "protrarsi" della "condizione di carenza di precipitazione da inizio anno, unito al contributo dei prelievi idrici in conseguenza dell'avvio della stagione irrigua, ha comportato una generale diminuzione delle portate nelle principali sezioni idrometriche dei corsi d'acqua, con valori significativamente inferiori alle medie storiche".

Livelli nella norma al Lago Maggiore e negli invasi montani dove, al 30 giugno, erano accumulati 220 milioni di metri cubi di acqua, pari al 57% della capacità massima. 

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