Meteo, clima mite in Piemonte ma la Befana porta la pioggia
Dopo l'Epifania è in arrivo una fase più fredda
Su tutto il comparto Mediterraneo e su molte zone dell'talia, continua a dominare l'alta pressione con giornate dal sapore più primaverile che invernale.
Mentre è in atto una fase di stabilità sulla nostra regione, con schiarite sulle Alpi e cieli grigi in pianura, secondo gli esperti di 3bmeteo.com, dopo l'Epifania le cose potrebbero cambiare con l'arrivo di alcune perturbazioni.
Anticiclone e clima mite
Anche se con l'anticiclone, l'anno nuovo è iniziato con condizioni di clima mite e le temperature sono sopra la media, poiché stentano a scendere sotto lo zero, soprattutto sull'arco alpino, in pianura invece la staticità atmosferica favorisce il gravare di nubi basse, foschie dense e anche banchi di nebbia che non permettono al sole di filtrare, rendendo le giornate grigie e monotone.
Nei prossimi giorni la situazione rimarrà pressoché immutata con la presenza dell’anticiclone: fino a sabato il sole continuerà a prevalere sulle Alpi e le nubi basse manterranno i cieli chiusi in pianura. A Torino le temperature oscilleranno tra i 5°C circa del primo mattino e i 10°C del pomeriggio e così sarà anche a Novara, Vercelli, Asti e Alessandria.
Qualche grado in più è atteso però a Cuneo, dove si avranno maggiori schiarite e la colonnina di mercurio potrà raggiungere i 13°C giovedì pomeriggio. In montagna la presenza del sole favorirà temperature diurne simili a quelle della pianura, con massime anche di 12°C venerdì a Bardonecchia, 10°C a Salice d’Ulzio, 7°C a Sestriere.
Ma ritornano le piogge
Nel weekend però è atteso un certo cambiamento, grazie all’indebolimento dell’anticiclone e al tentativo di affondo delle perturbazioni atlantiche. Una di queste raggiungerà il Piemonte entro domenica e favorirà il ritorno di piogge sparse, qualche nevicata sulle Alpi oltre i 1200/1400m e un certo rimescolamento dell’aria anche in pianura.
Lunedì si allontanerà verso est favorendo probabilmente ampie schiarite su tutto il Piemonte, ma a seguire nuovi fronti atlantici sembrano intenzionati a raggiungere l’Italia, coinvolgendo soprattutto l’arco alpino.