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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ancora sole e temperature in rialzo: a Torino è allarme smog

Non sono previste perturbazioni a breve

Nessuna nube all'orizzonte su Torino. Secondo le previsioni, fino al week-end, il tempo sarà tendenzialmente soleggiato e mite, con temperature massime in aumento. Continua così l'inverno anomalo torinese che ormai assomiglia sempre più a una primavera anticipata. Le massime, negli ultimi giorni, si sono mantenute attorno ai 15 °C e prossimamente è previsto addirittura un rialzo, con punte fino ai 20 °C. Le minime in pianura non scenderanno sotto lo zero e faticheranno anche in montagna, fino addirittura ai 1500 mt.

La qualità dell'aria

Una condizione davvero particolare che se è gradita a molti, ha però i suoi lati negativi, a cominciare dalla qualità dell'aria. Da oltre una settimana le polveri sottili sono al di sopra degli 80 microgrammi al metrocubo, superando di gran lunga il limite massimo dei 50: proprio per questo l'amministrazione ha stabilito il blocco dei diesel Euro 4. Una tendenza che potrebbe essere cambiata solo dall'arrivo di una perturbazione che però, almeno a breve termine, non è prevista. Anzi, gli esperti parlano già di un marzo avaro di pioggia. 

I danni alla salute

Ma l'eccesso di polveri sottili nell'aria, oltre a causare danni all'ambiente, provoca fastidi anche alla salute dell'uomo. Il principale organo bersaglio dell’inquinamento atmosferico è l'apparato respiratorio, sia nella sua porzione superiore (naso, faringe e laringe), sia a livello della trachea, dei bronchi o degli alveoli polmonari. Le vie respiratorie possiedono una serie di ben collaudati "meccanismi di difesa" contro le sostanze estranee che possono però ridursi a seguito di esposizioni croniche agli agenti inquinanti o risultare insufficienti in presenza di concentrazioni massive. Molte sostanze - ossidi di azoto, ossidi di zolfo, ozono - agiscono come irritanti. I pollini ed altri agenti presenti in aria, come le spore fungine, possono causare allergie come asma e raffreddori stagionali.

...e all'agricoltura

La "finta primavera", con massime di 2-3 gradi superiori alle medie sta provocando il risveglio anticipato della natura - spiega la Coldiretti - creando preoccupazioni per il possibile ritorno del gelo. "Si aggrava - dice il presidente di Alessandria Mauro Bianco - il già pesante bilancio delle perdite per i cambiamenti climatici: eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense che il terreno non riesce ad assorbire".

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