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Inverno anomalo, temperature in rialzo e neve scarsa: a rischio la stagione dello sci

La situazione è critica anche nelle città

Continua il gennaio anomalo in Piemonte. Oltre al cielo terso e alla mancanza di precipitazioni, condizione che a quanto pare permarrà per almeno un'altra settimana, a preoccupare in montagna è la mancanza di neve. La nostra regione infatti presenta una delle situazioni più critiche in questo senso: dopo le prime nevicate abbondanti a inizio stagione infatti, sulle Alpi non è più sceso nemmeno un fiocco e il manto che si era creato si sta lentamente sciogliendo a causa del caldo "fuori stagione".

Boom di turisti a Natale

Un bel problema per la stagione sciistica che tra l'altro era partita alla grande con un assalto agli alberghi e un tutto esaurito durante le vacanze di Natale. Particolarmente positiva a dicembre e durante la prima settimana di gennaio, è stata la performance delle Valli di Susa e Chisone (occupazione camere 95%-98%), dove è cresciuto anche il turismo nelle seconde case. Il rischio è però che nelle prossime settimane, quando generalmente la stagione entra nel vivo, se non ci sarà un cambio di tendenza, le prenotazioni negli hotel vengano annullate.

Vento di foehn

Secondo le misurazioni dell'Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), l'innevamento risulta infatti inferiore alle media del periodo al di sotto dei 2000 metri: 0-5 cm sulle Alpi Graie, 0-55 sulle Cozie meridionali, 5-55 sulle Cozie nord; meglio sulle Lepontine, 70-175 cm, e sulle Pennine, 100-160. Debole è il rischio di valanghe ma permane il pericolo per il ghiaccio: gli esperti raccomandano infatti di non improvvisare soprattutto sui pendii ripidi, e insistono sull'utilizzo dell'attrezzatura specifica. Inoltre tra tra oggi, martedì 8 gennaio e domani è atteso un vento foehn fino in pianura, con massime in rialzo fino addirittura a 20 gradi. Proprio per questo motivo, nella regione vige la massima allerta per ciò che riguarda gli incendi boschivi. 

Blocco degli Euro 5 in città

E visto il peggioramento delle condizioni dell'aria e l'assenza di precipitazioni a Torino continua il blocco delle auto con il divieto di circolazione anche per i diesel Euro 5, immatricolati prima del 2013. Le nuove misure antismog, attive da ieri 7 gennaio, saranno in vigore fino a giovedì 10 gennaio dalle ore 8 alle 19 per le auto e, per i veicoli per il trasporto merci, dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19. A far scattare il "semaforo rosso" previsto dall'accordo di Bacino padano stipulato dalle Regioni del Nord e dalle maggiori città della Pianura Padana è stato il superamento, per dieci giorni consecutivi, dei 50 microgrammi al metro cubo delle polveri sottili.

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