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Giovedì, 18 Aprile 2024
Famiglia

Procedura e informazioni per registrazione delle coppie di fatto a Torino

I documenti

Come ci si può registrare come coppia di fatto a Torino? La Legge 20 maggio 2016, n. 76, "Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze" prevede la disciplina delle convivenze di fatto.
Si intendono per "conviventi di fatto" due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un'unione civile. Gli interessati a costituire una "convivenza di fatto" devono già risiedere nello stesso appartamento ed essere iscritti anagraficamente nello stesso nucleo familiare.

Chi può costituire una convivenza di fatto

La dichiarazione per la costituzione di una convivenza di fatto può essere effettuata da due persone maggiorenni, unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, residenti nel Comune di Torino, coabitanti e iscritte sul medesimo stato di famiglia.

Nel caso in cui gli stessi non siano già residenti, coabitanti e iscritti sul medesimo stato di famiglia è necessario rivolgersi a un qualsiasi sportello anagrafico per effettuare le dichiarazioni.

Come dichiarare la convivenza di fatto a Torino

Gli interessati devono presentare un'apposita dichiarazione sottoscritta da entrambi (modulo dichiarazione conviventi di fatto)modulo__convivenza_di_fatto-2, unitamente ai rispettivi documenti di identità (i cittadini extra-ue devono allegare anche il permesso di soggiorno):
mediante invio della documentazione via email all'indirizzo conviventidifatto@comune.torino.it
contestualmente alla richiesta di iscrizione anagrafica o cambio indirizzo presso tutte le sedi anagrafiche della città.

Dichiarazione della convivenza di fatto: gli effetti

In base alla nuova legge, i conviventi di fatto:

  • hanno gli stessi diritti spettanti al coniuge nei casi previsti dall'ordinamento penitenziario;
  • in caso di malattia o di ricovero, i conviventi di fatto hanno diritto reciproco di visita, di assistenza nonché di accesso alle informazioni personali, secondo le regole di organizzazione delle strutture ospedaliere o di assistenza pubbliche, private o convenzionate, previste per i coniugi e i familiari;
  • ciascun convivente di fatto può designare l'altro quale suo rappresentante con poteri pieni o limitati:
  • in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e volere, per le decisioni in materia di salute;
  • in caso di morte, per quanto riguarda la donazione di organi, le modalità di trattamento del corpo e le celebrazioni funerarie
  • hanno diritti inerenti la casa di abitazione in caso di morte del conduttore;
  • nel caso in cui l'appartenenza a un nucleo familiare costituisca titolo di preferenza nelle graduatorie per l'assegnazione di alloggi di edilizia popolare possono goderne, a parità di condizioni;
  • hanno diritti nell'ambito delle attività di impresa familiare;
  • uno dei conviventi di fatto può essere nominato tutore, curatore o amministratore di sostegno dell'altro qualora sia dichiarato interdetto o inabilitato;
  • hanno gli stessi diritti del coniuge per il risarcimento del danno nel caso di decesso di una parte derivante da fatto illecito di un terzo.

L'ufficiale di anagrafe rilascia la certificazione anagrafica di convivenza di fatto, riportante anche l'eventuale contratto di convivenza stipulato e ricevuto dal professionista, in regola con l'imposta di bollo. Il comune di Torino rilascia tali certificazioni presso tutte le sedi anagrafiche della città.

Contratti di convivenza

I conviventi di fatto possono disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune con la sottoscrizione di un contratto di convivenza con atto pubblico o scrittura privata autenticata da un notaio o da un avvocato che ne attestano la conformità alle norme imperative e all'ordine pubblico.

Il professionista che ha autenticato la sottoscrizione deve provvedere entro 10 giorni alla trasmissione al comune di residenza per la registrazione in anagrafe; anche in caso di successiva risoluzione del contratto di convivenza per accordo delle parti o recesso unilaterale o morte di una delle parti il professionista dovrà darne comunicazione all'anagrafe. La risoluzione avverrà anche a seguito di matrimonio o unione civile tra i conviventi di fatto o tra uno dei conviventi e altra persona.
I contratti di convivenza possono essere trasmessi da Avvocati e Notai al comune di Torino all'indirizzo PEC: Servizi.Civici@cert.comune.torino.it.

Registro comunale delle Unioni Civili (superato dalla nuova legge)
A seguito della deliberazione comunale n. 84 200901905/002 del 28 giugno 2010, è possibile chiedere il rilascio di un attestato di famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi. La deliberazione assunta nel 2010 intendeva dare una risposta al vuoto legislativo in materia, anche se limitatamente all'applicazione dei Regolamenti Comunali.
Per la sussistenza della famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi occorrono due elementi:

  • la dichiarazione della sussistenza del vincolo affettivo sottoscritta dalle persone interessate
  • la convivenza anagrafica delle stesse (accertata anche a campione dall'ufficiale di anagrafe tramite il corpo di polizia municipale).

L'attestato di famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi è rilasciato dall'uff. Cambi indirizzo, esclusivamente presso la sede dell'Anagrafe Centrale di via della Consolata 23, nel normale orario di apertura.

Poiché la deliberazione comunale, la cui efficacia interviene solo sui Regolamenti Comunali, è di fatto superata dalle previsioni normative sulle Convivenze di fatto, si consiglia di fare riferimento al nuovo istituto e si invitano tutti gli iscritti nel registro delle unioni civili a fare nuova dichiarazione di convivenza di fatto.

 Convivenza di fatto: come si cancella

La cancellazione della convivenza di fatto può avvenire nei seguenti casi e nei seguenti modi:

fonte foto: Freepik


 

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