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Green Madonna di Campagna / Piazza Pasquale Villari

Aree cittadine, il Comune dedica due spazi ad Augusto Daolio e Gian Maria Volontè

Il giardino di piazza Villari prende il nome del cantante dei Nomadi, mentre all'attore è intitolata un'area di via Osasco

Due aree cittadine dedicate ad Augusto Daolio e Gian Maria Volontè, rispettivamente nelle Circoscrizioni 3 e 5. Lo ha deciso ieri la Giunta comunale, su proposta della Commissione Toponomastica del Comune e dell’assessore Stefano Gallo.

Al cantante dei Nomadi è dedicato il giardino attrezzato di piazza Pasquale Villari. Daolio è morto a soli 45 anni nell’ottobre 1992, dopo 30 anni di carriera musicale, 29 dei quali passati nei Nomadi, gruppo del quale fu tra i membri fondatori. A suo nome è nata un’associazione, denominata “Augusto per la vita”, che si occupa della ricerca oncologica e della formazione di medici specializzati.

A Volontè è invece intitolata un’area di via Osasco, di fronte alla centrale termoelettrica del Politecnico. L’attore milanese, tra i più grandi interpreti del nostro cinema, è divenuto celebre sia per i suoi ruoli da “cattivo” negli spaghetti-western di Sergio Leone – interpretò il fuciliere Ramon Rojo in “Per un pugno di dollari” e il capo-banda El Indio in “Per qualche dollaro in più” – sia per i suoi film di impegno civile, quali “Sacco e Vanzetti” e “Il caso Mattei”, oltre al famosissimo “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, dove recitò nel ruolo di un dirigente di polizia.

La giornata di ieri ha inoltre portato ad altre intitolazioni, di seguito: piazzetta Officina Verde Tonolli in via Exilles 3; giardino Francesco Lomonaco in piazza Risorgimento; giardino Maria Vanoli tra via Berrino e strada Lanzo; piazzetta Aleramo Beccuti in corso Molise; sala “Centro visite” Vincenzo Saturnino in via San Benigno 22. Infine, San Salvario ricorderà con una targa tra via Principe Tommaso e via Galliari il Politeama Chiarella, una sala teatrale che fu un gioiello del liberty internazionale, prima che i bombardamenti del 20 ottobre 1942 lo radessero al suolo. Nella sala, costruita dai fratelli Chiarella, recitarono Eleonora Duse e i fratelli De Filippo, Marinetti vi fece la prima esibizione dei futuristi e, nel  1935, vi suonò Louis Armstrong, primo concerto di una stella jazz in Italia.
 

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