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Spina 3, troppi rifiuti vicino alle nuove ecoisole smart: i contenitori non bastano

Non manca però la scarsa educazione civica da parte di molti cittadini

Nel quartiere di Spina 3 a Torino, le nuove ecoisole smart per la raccolta differenziata sono arrivate a inizio agosto, ma i residenti segnalano già da qualche settimana i primi problemi. Ormai è quasi normale che accanto ai nuovi contenitori, si accumulino montagne di sacchetti di rifiuti che, oltre a non essere un bello spettacolo per la vista, con le temperature ancora elevate, causano fastidiosi cattivi odori. 

Pochi contenitori

Il problema principale sta sicuramente nel fatto che i nuovi contenitori sistemati, ad esempio, lungo corso Gamba e corso Rosai, non sono sufficienti, in termini di numero, a servire le numerose famiglie residenti nei palazzi in zona e risultano quindi essere sempre pieni oltre la loro capienza. Inutile negare però che esiste anche un problema di scarsa educazione civica alla base. I contenitori, che si apriranno a partire dal 21 settembre, solo con le tessere magnetiche che ogni nucleo famigliare residente in zona ha ricevuto, al momento sono ancora a libero accesso, per dare modo ai residenti di familiarizzare gradualmente con il nuovo sistema.

L'educazione civica alla base

Una libertà che permette ai cittadini di buttare i rifiuti in un'ecoisola qualunque e non in quella assegnata e che dunque contribuisce all'accumulo di spazzatura vicino ai cassonetti "più comodi". Inoltre, il mucchio di rifiuti in eccedenza si rileva in particolare solitamente vicino al contenitore dell'indifferenziata e non c'è bisogno di aprire i sacchetti abbandonati, per notare che in realtà una giusta differenziazione non è stata fatta. Insomma, da un lato il servizio può essere migliorato, ma dall'altro il cittadino deve imparare a stare alle regole. Cosa che a quanto pare non è così scontata. 

  

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