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Cresce il bike sharing a Torino, per la sicurezza spuntano le telecamere

Entro la fine del 2015 le stazioni torinesi di ToBike dovrebbero toccare quota 150. Un servizio sempre più usato che però, spesso, vede i vandali in azione contro le biciclette. Per ovviare al problema parte una sperimentazione

Il servizio di bike sharing è uno di quelli classificabili come "mobilità alternativa" più usati dai torinesi.

Quasi diecimila i prelievi di veicoli a due ruote al giorno, nelle oltre cento stazioni ToBike cittadine. Tante, anzi tantissime, sono le biciclette messe a disposizione per il servizio: queste però passano di mano in mano e sono lasciate parcheggiate in strada, quindi, tradotto, sono alla mercé di vandali e ladri. E infatti periodicamente, anche se più in passato che adesso, si trovano ruote tagliate, danni più o meno gravi e, non ultimo, furti.

Per ovviare al problema nelle prossime settimane dovrebbero essere installate alcune telecamere di sorveglianza nei luoghi più sensibili e colpiti. Un provvedimento sperimentale che, come dice il direttore di Bicincittà, Gianluca Pin, a Repubblica, si "tratta di un deterrente, una scelta di sicurezza, prima di tutto nei confronti degli abbonati, oltre che per limitare gli episodi di danneggiamento".

Intanto il Comune continua a investire sul bike sharing e le stazioni, che nel gennaio del 2013 avevano toccato quota 100, potrebbero raggiungere le 150 durante l'arco dell'anno.

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